Non succedeva da sei anni una doppia vittoria azzurra di fila. Saluta Londra invece Camila Giorgi
Londra, 26 giugno (ansa Lorenzo Amuso) – Fortunato, ma anche bravo a cogliere l’occasione propizia, dopo Fabio Fognini anche Simone Bolelli stacca il biglietto per il terzo turno dei Championships.
Non succedeva da sei anni che due azzurri vincessero due partite di fila sui prati di Church Road, e come già nel 2008 tra questi c’è ancora Bolelli. Che nel frattempo è scivolato indietro nel ranking mondiale (n.132) e in tabellone è entrato solo grazie al ripescaggio da lucky loser.
Ma contro il tedesco Philipp Kohlschreiber il tennista bolognese non solo ha dimostrato di aver definitivamente superato l’infortunio al polso ma anche di poter guardare avanti con giustificata fiducia. Perché dopo una maratona di tre ore supera il favorito n.22 (4-6 6-4 6-3 2-6 7-5), tremando solo in occasione del primo match-point sprecato con un doppio fallo. “Sto giocando in maniera tranquilla, serena, sapendo che quello che verrà sarà assolutamente tutto di guadagnato – le parole di Bolelli -. Sono felice per come ho giocato, ho sempre cercato di spingere, con i piedi dentro del campo e, questo, è estremamente positivo”.
Grazie al terzo turno a Wimbledon Bolelli ritorna in prossimità dei top-100 (sarà 107 al mondo dopo che ad inizio anno era sopra i 300), barriera che potrebbe addirittura sfondare nel caso vincesse il prossimo match, contro il giapponese Kei Nishikori, favorito n.10, che si è sbarazzato in tre set lo statunitense Denis Kudla (6-3 6-2 6-1).
“E’ un giocatore importante, ma qui sull’erba i valori si equivalgono – il coraggio di Bolelli -. Lui non è molto alto, quindi il servizio non dovrebbe fare la differenza. Non ho nulla da perdere, una partita che mi posso giocare tranquillamente”.
Saluta Londra invece Camila Giorgi che perde così l’occasione di una suggestiva sfida tra belle contro Maria Sharapova nel terzo turno. Contro la statunitense Alison Riske, n.44 del ranking mondiale, l’italo-argentina cede in due set (7-5 6-2), confermando una volta di più i limiti di un gioco monotematico che non prevede variazioni sul tema. “Non ho avuto buone sensazioni, ero sempre in ritardo con le gambe – l’analisi di Camila -. Rispetto all’anno scorso sto giocando molti più tornei, devo imparare ad essere più regolare”. Dopo l’eliminazione di due anni fa, Rafa Nadal si vendica del ceco Lukas Rosol, battuto in quattro set. Un match carico di insidie e tensioni per il campione di Manacor che parte lento, smarrisce il primo set e si trascina fino al tie-break nella seconda frazione. Ma una volta ristabilita la parità, ritrova potenza e profondità per archiviare la pratica (4-6 7-6 6-4 6-4).
Passa il turno anche Roger Federer, battendo il lussemburghese Gilles Muller (6-3 7-5 6-3). Passano il turno senza impacci anche due possibili outsider per la vittoria finale. In quattro set Stan Wawrinka, favorito n.5, regola Yen-Hsun Lu (7-6 6-3 3-6 7-5), ancor più agevole il successo di Milos Raonic, favorito n.8, contro lo statunitense Jack Sock (6-3 6-4 6-4). Appaiono addirittura come semplici formalità i successi di due delle principali candidati al titolo femminile. La favorita n.1 Serena Williams concede due soli game alla sudafricana Chanelle Scheepers, uno in più di quello che smarrisce la russa Sharapova, favorita n.5, opposta alla svizzera Timea Bacsinsky, proveniente dalle qualificazioni (6-2 6-1).