Sportitalia sempre in alto

Tennis, sci, vela sugli scudi

Roma, 11 febbraio 2021 – Tanto sport azzurro in giro per il mondo , anche oggi giovedì 11 febbraio, ad invogliare gli italiani ad aggirare la pandemia, restandosene a casa davanti alla TV ad assistere alle imprese degli atleti del Bel Paese, protagonisti in tante discipline, a tutte le latitudini e dalla mattina alla sera in TV.

Si comincia con tennis e vela agli Antipodi di Australia e Nuova Zelanda, si prosegue in Europa con Sci e rugby.

Madre natura, sempre permettendo naturalmente.

SCI, VINCE BERHAMI MOGLIE DEL CALCIATORE
A Cortina d’Ampezzo, infatti, i Campionati del Mondo di sci alpino – dopo il forfait di Sofia Goggia, la migliore in assoluto – hanno sofferto gravemente l’eccessiva abbondanza di quella neve tanto attesa dagli sciatori.
Dopo due giorni di rinvii, finalmente i Mondiali oggi sono partiti con la disputa del SuperG femminile sulla pista delle Tofane, finalmente agibile.
Come detto, assente purtroppo per un banale infortunio mentre sciando ritornava alla base.
Sofia Goggia.
Le ragazze italiane si sono ben difese entrando nella prima dozzina con Federica Brignone decima, seguita da Marta Bassino.
La vittoria è andata a Lara Gut, un personaggio piuttosto legato all’Italia, perchè moglie di un calciatore che da una dozzina di anni vive in Italia onorandone il calcio.
Lara Gut è svizzera e campionessa olimpica di SuperG. Lui, Valon Berhami, svizzero-italiano; kossovaro di nascita. Due anni fa nel 2018 Lara Gut ha chiesto ed ottenuto di aggiungere al suo cognome quello del marito. Oggi si presenta su piste e media come Lara Gut-Berhami.
Valon Berhami da 13 anni calca la scena della Serie A. Prima come centrocampista tuttofare beniamino dei tifosi della Lazio. Oggi baluardo del Genoa di Ballardini
A proposito di Svizzera. i Mondiali di sci aplino cortinesi si sono aperti all’insegna di una doppieta elvetica. Dietro la signora Behrami è giunta l’altra elvetica Corinne Sutter che ha preceduto l’intramontabile statunitense Mikaela Shiffrin.
SUPERG RITROVATO PARIS
Nel SuperG maschile disputatosi sulla difficilissima Pista Vertigini, si è imposto, come nelle previsioni, l’austriaco Vincent Kriechmayr , in una gara piena di incidenti, Argento al tedesco Baumann e bronzo al francese Pinturault. Ottimo quinto posto per l’azzurro olimpionico Dominik Paris tornato al livello di 13 mesi fa, prima del grave infortunio.

TENNIS
Nel ping pong sportivo televisivo, della notte-mattina italiana, ha tenuto banco il grande Tennis degli Australian Open da Melbourne, dove il colore azzurro ha tenuto banco nelle sfide per accedere al terzo turno.
Di scena quattro racchette made in Italy. Tutte hanno confermato l’alto livello raggiunto dal tennis italiano.

TENNIS BERRETTINI AVANTI TUTTA
Il primo a superare il turno nella notte è stato Matteo Berrettini.
Lui numero 10 del ranking mondiale se la doveva vedere con il giovanissimo e talentuoso tennista ceko Tomas Machak . Un ventenne in ascesa, senza complessi, deciso a giocarsi tutte le proprie carte senza alcun rispetto reverenziale.
Berrettini era chiamato a dimostrare come un campione vero viene a capo di avversari dotati ed ambizioni, ma sostanzialmente ancora di una categoria inferiore. Cioè come essere concentrati e cattivi dominando l’avversario con la tecnica e con la mente.
Non ha giocato con sufficienza Berrettini ma, come i Djokovic ed i Nadal, quando è stato il momento, ha mostrato all’avversario chi era il più forte.
Il tennis dei campioni è una gara a livello psicologico. Guai ad allentare la presa…
Berrettini ha imposto il suo marchio fin dal primo game. Quando il ceko, a freddo, lo ha aggredito con tutte le proprie energie cercando di strappargli il servizio.
Il giovanotto romano, ha saputo concentrarsi e per tre volte ha evitato di subire il break. Ricorrendo al proprio bagaglio tecnico e soprattutto all’arma del campione che è il servizio, che deve essere accurato al momento opportuno.
Anche nel terzo game Machak ha provato a spingere al massimo ottendo due palle-break. Ma anche in questa circostanza, Berrettini ha saputo dominare la situazione.
Nei quattro tornei del Grande Slam, come gli Open Australiani, si vince quando hai conquistato 3 set. Occorre sapersi amministrare per non andare in tilt.
Dopo essersi aggiudicato i primi due set, Matteo Berrettini ha voluto tirare il respiro lasciando che Machak si aggiudicasse il terzo set (4-6). Poi ha chiuso alla grande il quarto (6-3), superando bene il turno.
Questo Berrettini ormai è nella crema mondiale. Ed è destinato a salire ancora di rango perchè ad un fisico perfetto da atleta-tennista, accoppia tecnica e tenuta mentale adeguata al Campione.
Usa troppo il rovescio liftato, ma in compenso il suo servizio risulta sempre più determinante.

TENNIS IL DERBY ITALIANO VA A FOGNINI
Il momento tennistico azzurro a Melbourne ha vissuto una giornata indimenticabile quando Fabio Fognini e Salvatore Caruso, si sono affrontati per un derby davvero fratricida.
Chi perde esce di scena.
Due personaggi diametralmente opposti, e quindi curiosi.
Il campione ligure all’insegna di un tennis sornione, fatto di un braccio sapiente capace di qualsiasi colpo.
La strategia che da tempo ha adottato e quella di rallentare il più possibile il gioco per indurre l’avversario all’attacco ed all’errore.
Questa volta, il siciliano Salvo Caruso non ci casca. Accetta gli scambi, ma risponde con colpi più potenti; mettendo in crisi la relativa mobilità di uno che preferisce giocare da fermo.
Caruso ha 29 anni ed è uno che sta crescendo ogni giorno tennisticamente. Ha ottimo fisico, ottimi recuperi, valido servizio. Non ci si può scherzare.
Fognini, sorpreso per lo stato di forma dell’avversario, ha lasciato andare il primo set (4-6), pensando di distribuire energie per un prosieguo destinato ad essere forse lungo.
Si aggiudica poi il secondo. Ma di nuovo deve cercare fiato perchè Caruso lo incalza vibrante di vigore ed anche coraggio di osare. Cede perciò il terzo set (2-6) e ricorre, nell’intervallo succcessivo, all’assistenza del fisioterapista per un problema ad un piede.
Minuti preziosi di recupero in un match che si trascina ormai da più di due ore.
Se il quarto set va in Sicilia i giochi si concludono lì: Fognini torna in Italia e Caruso arriva al terzo turno di un torneo Mayor, per la seconda volta in carriera!
Il restaurato tennista ligure conquista nettamente il set, 6-3. Poi al quinto spreca ben quattro occasioni per strappare il servizio a Caruso. Il quale, invece, si porta sul 6-5.
Molto perentoria la replica di Fognini che, lasciando a zero l’avversario, conquista il game ed il pari 6-6
Si è al quinto set. Agli Australian Open in caso di 6-6, si deve ricorrere al Super Tie Breack a 10 punti.
Emozioni e colpi di scena a non finire. Anche Caruso è ricorso al fisioterapista e sembra recuperato da uno maldestro scivolone, con l’assistenza di Fognini accorso.
Miracolato, però, incamera uno dopo l’altro tutti i punti fino al 5- 0. Fine dei giochi ? Mai più! Perchè Fognini a sua volta ne vince altrettanti, e, dopo aver annullato un match point, conclude lo spareggio 14-12 e si aggiudica il sudatissimo derby insieme all’accesso al terzo turno.
Partita tiratissima, durata 3 ore e 49 minuti, di grandissimo stress. Alla fine, comprensibilmente, non sono mancati gli strascici di una lite verbale con reciproche accuse di mancanza di sportività e di stile.
Non bisogna storcere il naso. E’ comprensibile nel caso di un derby equilibrato, storico, che lascia molti segni.

LO TSUNAMI NON FERMA L’AMERICA’S CUP
Non troppo lontano dal tennis di Melbourne, nell’Oceano Pacifico, grande ansietà stanno vivendo persone e monoscafi impegnati nella parte conclusiva della Coppa Prada, prologo dell’America’s Cup.
È fissato per domani notte (fra venerdì e sabato) l’inizio delle regate che devono designare chi, fra l’italiana Luna Rossa e l’inglese Britannia, contenderà ad Emirates Team New Zealand la più celebrata ed antica Coppa di ogni sport.
Ieri, però, un terremoto di Magnitudine 7, ha provocato un forte Tsunami sulle coste della Nuova Zealand interessando i mezzi nautici e le persone abitanti dell’area, ivi compresa la baia di Auckland sede delle regate.
L’allarme è stato generale. Non sono emersi gravi coinvolgimenti di cose e persone. Rimane alta l’incognita di nuovi sismi.
Comunque, nella Baia di Hauraki tutto appare pronto per la sfida marina e nautica fra Italia ed Inghilterra.
Ineos Team UK ha spadroneggiato nella prima fase. Luna Rossa nella seconda. La partita è aperta. Vince chi arriva prima a sette. Si disputano due regate al giorno. Diretta in Tv, RaI 2, da sabato 13 febbraio , ore 0.4 del mattino italiana .

 

 

 

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