Una Roma rimaneggiata e senza idee, soprattutto nel primo tempo, non va oltre il pareggio raggiunto tra l’altro solo al 90° con Strootman. L’Atalanta era passata in vantaggio al 51° grazie ad un tiro piazzato da fuori area di Brivio, ma soprattutto grazie ad un intervento poco deciso di De Sanctis che si faceva sorprendere da un rimbalzo anomalo che permetteva alla palla di entrare in rete. Al bravo portiere giallorosso però, non va data eccessiva responsabilità per l’esito finale della partita, la squadra capitolina non ha giocato bene per almeno un ora rialzando la testa solo dopo aver subìto il goal. Tutti d’accordo quindi che non è stata la solita Roma, ma anche la fortuna, insieme agli arbitri, da qualche settimana sembrano avergli girato le spalle. Lo stesso Garcia a fine partita ha dichiarato “…nella prima ora non abbiamo fatto movimenti” e, a proposito del calcio di rigore non concesso dall’arbitro Amato, per un evidente fallo di mano di Canini in piena area di rigore, si è espresso in modo molto polemico: “…gli arbitri nel dubbio non fischiano per noi, ma dobbiamo essere anche più forti di questo”. Garcia, attraverso la sintesi delle sue dichiarazioni, riesce a fotografare perfettamente il momento no della sua squadra. A Bergamo si è vista ancora una Roma sottotono e sempre più “Tottidipendente”. Dal momento dell’infortunio del Capitano, i giallorossi non sono più riusciti ad esprimere il bel gioco delle prime giornate di campionato. Le squadre avversarie sembrano aver preso le giuste misure per contrastare i giallorossi e si dispongono tatticamente in modo diverso rispetto a quelle che sono le loro caratteristiche abituali di gioco. Da quattro partite la squadra di mister Garcia non riesce più a vincere e segna molto meno, la media è scesa da 2,4 a 1,3 goal a partita rispetto alle prime dieci gare. A parziale giustificazione degli ultimi esiti delle partite non certo esaltanti, bisogna però considerare che ormai da tempo la squadra capitolina non riesce più a mettere in campo la formazione titolare per via dei troppi infortuni intervenuti, soprattutto non riesce più a schierare quelli che possono essere considerati giocatori determinanti per l’idea di gioco del mister transalpino (vedi per tutti, Totti e Gervinho). Aver perso punti pesanti con squadre come Torino, Sassuolo, Cagliari e Atalanta non è certo stato un buon segno rispetto ad una possibile lotta che la vede impegnata per la conquista dello scudetto. La Juventus è ora la squadra da rincorrere e nel campionato italiano tutti sanno quanto sia difficile contrastare la forza dei bianconeri in campo e fuori dal campo. Per i giallorossi è quindi tempo di rimboccarsi le maniche e pensare a vincere la prossima partita che li vedrà affrontare in casa una delle rivali per la conquista di un posto in Champions League, la Fiorentina. Poi, prima dell’interruzione del campionato per le feste natalizie, dovranno vedersela con il Milan a San Siro e con il Catania in casa, prima di riprendere il campionato proprio contro la Juventus nel giorno della Befana. Insomma, il campionato prende definitivamente corpo e le difficoltà per i giallorossi aumentano.
Le dieci vittorie consecutive sono ormai alle spalle, da ora in avanti bisognerà affrontare le partite con un atteggiamento diverso consapevoli però che proprio quelle vittorie stanno dando la possibilità alla squadra capitolina di giocarsi delle carte importanti che prima dell’inizio del campionato nessuno si sarebbe sognato di concederle.
La Roma con Garcia ha cambiato mentalità, ora è una squadra temibile per tutti, una squadra che può battersela con la Juventus per la conquista del titolo fino all’ultima partita, una squadra che ha fame di vittoria, ma soprattutto ha una fame da lupi!!
La Roma deve dimenticare presto quelle che si possono definire le “défaillance” delle ultime quattro partite, d’altra parte rimane ancora l’unica squadra imbattuta del campionato con la migliore difesa d’Europa!