Tra lodore e le piante di lavanda il 5 e 6 luglio il prestigioso circuito Paul Ricard è stato il teatro o il campo di battaglia della sfida per il Trofeo Pirelli e Shell.
Una pista veloce che ha ospitato ben 14 Gran Premi di Formula 1 e che ha presentato non poche insidie per i piloti delle F430.
Due gare memorabili per Lorenzo Casè. Due terzi posti che la dicono lunga sulle capacità, lintelligenza, la perizia, la concentrazione ed il cuore di questo stupendo pilota.
Casè è la personificazione dellumiltà e del rispetto per i ruoli professionali dentro i paddock e nella pista: doti non comuni che alla fine hanno dato i risultati attesi.
Allievo di Andrea De Adamich da anni è professionista: ha vinto sempre e sempre ha disdegnato i riflettori anche quando la Ferrari lo ha utilizzato come driver texter, per il progetto di una macchina mito, denominato XXX e che proprio sul circuito francese, delle 33 costruite ben 18 erano presenti, per il battesimo agonistico. Messo quasi a forza dai proprietari della macchina che gareggia sotto i colori della Piacenza Motor, il pilota ha saputo ricambiare la stima e la fiducia anche di una decina di tifosi che da Guidonia, che oramai ha adottato Lorenzo, peraltro anche socio del locale Rotary Club, erano lì a urlare la loro gioia e le emozioni. Si è corso sul circuito di Le Castellet a 50 km da Marsiglia. 50 i piloti in gara e una sola donna, Francesca Linossi che a 17 anni non ha ancora la patente per andare in giro ma guida in pista ed è arrivata anche a punti, oltre Ad aver tamponato Casè .
Un autodromo bellissimo già di F1 dove strane onde di vernice, celeste e rosse, costeggiano lasfalto non per una edulcorazione architettonica ma allo scopo di frenare le macchine che uscivano dal circuito essendo la prima vernice frenante al mondo, e vi giuriamo che funziona.
Casè corre per il campionato italiano Ferrari Challenge con una 430 sponsorizzata con il nome del notissimo Bar sulla Tiburtina: Black Jack Cafè. Il rinomato bar , tavola calda e sala giochi sulla Tiburtina tra Setteville e Settecamini di proprietà del socio del Rotary Club di Guidonia Pasquale Ventriglia e Fabio Mantovani. Lorenzo in entrambe le gare è arrivato a pochissimo da chi li ha preceduti con medie di velocità inferiori di pochi centesimi. Ha dimostrato attraverso i rilievi telemetrici, concertati con lingegnere Marco Bonardi per oltre un ora, di essere tra i più bravi oltre a saper affrontare al meglio la celebre curva di Signes dove solo Ayrton Senna non staccava il piede a tavoletta ad oltre 340 kmh.
Un tempo di proprietà Renault il circuito è di Bernie Ecclestone e si snoda a fianco alla pista di un aeroporto dove atterrano decine di voli privati ed elicotteri di ogni forma e dimensione, in un parco esclusivo dove lodore di lavanda e la resina dei pini unita al frinire delle cicale ti riempie e ti conquista.
Con questa Ferrari 430 targata Black Jack Cafè si può andare dappertutto- ha detto Casè, sceso dal podio mentre i giornalisti di Sky lo accerchiavano – una macchina eccezionale nonostante le ammaccature abbiamo resistito anche contro un caldo insopportabile e ci siamo emozionati quanto gli amici venuti fin qui. Sono grato a Guidonia e al Black Jack Cafè di aver creduto in me e la considerazione degli sportivi. In questo campionato monomarca deccezione un ruolo importante lo copre il team e ringrazio i meccanici della Piacenza Motor e Amato Ferrari che hanno lavorato sia per una puntuale messo a punto ed anche per ricomporre il giusto assetto tra le due gare e i buchi nella carrozzeria dovuti allesuberanza di altri piloti. Due terzi posti – ha detto Casè- che conferma lesordio di Imola, mi hanno dato punti per attestarmi al quinto posto in classifica assoluta e premia i proprietari che hanno riposto in me e in questa macchina tante aspettative. Prima del prossimo appuntamento a Brno, il sei settembre, proveremo la macchina a Vallelunga e vedremo di prepararla anche in vista della prova mondiale a Valencia. Mi auguro che sul circuito romano molti amici di Guidonia potranno intervenire.