Auto con motore ad ammoniaca? Ci sembra difficile

Numerosi siti e social parlano di auto con motore a combustione ad ammoniaca: perché è difficile secondo noi

Boom di siti e social che decantano le lodi delle nuove auto con motore a combustione ad ammoniaca. Che sarebbe un carburante, ossia un vettore energetico a bassa efficienza ricavato dal gas metano tramite il processo Haber-Bosch. Il tutto sviluppato da Liebherr, che mira a un’alternativa ecologica ai combustibili fossili, con un focus su macchinari industriali. Insomma, metti l’ammoniaca (quella che si usa in casa per pulire il bagno), lo versi nel serbatoio dell’auto ed ecco un carburante rivoluzionario e super economico.

Ci sembra difficile l’auto con motore a combustione ad ammoniaca

1) L’ammoniaca è un gas incolore, tossico. Magari è presente in natura, ma in concentrazioni bassissime. Zero in giacimenti naturali significativi. Non è il petrolio, da cui fare la benzina. Sono state rilevate tracce di ammoniaca su Giove, Saturno: se, come e quando l’uomo creerà giacimenti su quei due pianeti, allora forse ne riparleremo.
2) Una molecola reattiva: ecco cos’è l’ammoniaca. Tende a trasformarsi rapidamente in altri composti (nitriti) o a volatilizzarsi come gas. All’aria, può intaccare alluminio, rame, nichel. È un composto debolmente basico. Può reagire anche in maniera esplosiva con l’ossigeno.
3) Arduo l’accumulo in forma pura. Pericolosissima sia nell’uso sia nello stoccaggio. È un vettore energetico. Al massimo, è la sorella dell’idrogeno, che è un’alternativa energeticamente inefficiente al metano, il quale sta morendo.

Dal pieno di benzina al pieno di ammoniaca il passo è molto lungo

Per tutto, non per l’auto

Pertanto, fermo restando che gli usi dell’ammoniaca sono innumerevoli, e che trattasi di una sostanza importantissima in campo industriale (dai fertilizzanti alla vernice), non sostituisce la benzina. Di passaggio, rammentiamo che l’ammoniaca è irritante per le vie respiratorie, anche per contatto con gli occhi, e può causare ulcerazioni, riuscendo a formare in un attimo emboli gassosi. Per tutto, ma non per l’auto; al massimo, come parte di un composto (in percentuale bassissima) fatto di vari elementi.

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