Autovelox non omologati: Prefetto di Venezia conferma le multe e scatta la denuncia-querela
Autovelox non omologati a Venezia davano multe contro cui gli automobilisti hanno fatto ricorso: Prefetto respinge le opposizioni, conferma i verbali e viene denunciato

Tsunami autovelox non omologati a Venezia: davano multe contro cui gli automobilisti hanno fatto ricorso, ma il Prefetto Darco Pellos le ha confermate e ora è stato denunciato assieme al vice Prefetto Giuseppe Vivola. L’accusa di Altvelox è abuso d’ufficio e falsità ideologica e materiale. La palla passa ai giudici: saranno loro a stabilire chi abbia ragione. L’associazione ha sporto denuncia-querela perché l’articolo 142 comma 6 del Codice della Strada impone l’omologazione degli autovelox. Invece, la Prefettura si basa sul fatto che le circolari dicano come sia sufficiente l’approvazione. In realtà, numerose sentenze della Cassazione (10505/2024, 19732/2024, 20913/2024, 26315/2024 e 10365/2025) confermano quanto dice la legge, superiore alle circolari: omologa necessaria. Le due procedure, omologa e approvazione, sono molto diverse, con la prima molto più lunga, complessa e costosa della seconda. Rammentiamo che scatta la batosta quando il Prefetto conferma la sanzione: si paga il doppio in automatico.
Autovelox non omologati: violazione della Costituzione?
L’associazione sostiene che il comportamento della Prefettura violi diversi articoli della Costituzione italiana, tra cui il 3 (principio di uguaglianza), il 24 (diritto di difesa), il 97 (buon andamento della pubblica amministrazione) e il 111 (giusto processo). Altvelox chiede un intervento urgente, sia normativo sia giurisprudenziale, per ribadire la natura vincolante delle sentenze della Cassazione e per sanzionare penalmente eventuali elusioni da parte dei Prefetti e delle pubbliche amministrazioni.
“Si ricorda che il sistema giuridico italiano non prevede una gerarchia tra poteri che consenta allo Stato-amministrazione di ignorare la giurisprudenza della Suprema Corte; al contrario, l’amministrazione è tenuta a conformarsi alle interpretazioni normative vincolanti, specie quando provenienti dagli organi di vertice della giurisdizione. Questa condotta Istituzionale, non solo mina la certezza del diritto, ma configura un vero e proprio abuso amministrativo, che trasferisce l’onere economico del contenzioso su cittadini già destinatari di provvedimenti illegittimi, inducendoli a rinunciare alla tutela dei propri diritti per ragioni meramente economiche“, dice Altvelox.

Si va avanti così da 33 anni: velox non omologati in tutta Italia
Ormai dal 1993 si attende il decreto di omologa del Ministero delle Imprese: in 33 anni, multe da velox non omologati, col caso esploso di recente grazie alla Cassazione. Il Prefetto di Venezia continua a sostenere che l’approvazione dei dispositivi da parte del Ministero delle Infrastrutture (di cui Salvini è titolare) sia sufficiente per legittimare le sanzioni, per via delle circolari. Posizione che cozza, secondo l’associazione, con le sopracitate sentenze della Cassazione, che hanno anche portato a condanne penali nei confronti di aziende che vendevano autovelox non omologati e amministratori che li utilizzavano.