
Sconto in fattura per il bonus elettrodomestici, dopo una serie di avanzate e di retromarce del decreto Bollette in discussione in Parlamento: prima web, poi sconto in fattura, quindi di nuovo la corsa a Internet, infine ritorno allo sconto. Obiettivo, evitare l’affollamento nella pagina specifica online con la corsa alla riduzione. Era saltata la proposta di modifica del bonus elettrodomestici avanzata come emendamento al decreto bollette. La norma, a firma Silvio Giovine (FdI), era stata dichiarata inammissibile nel corso dell’esame in commissione Attività produttive alla Camera. La modifica prevedeva l’introduzione del meccanismo dello sconto in fattura e l’eliminazione della classe energetica di riferimento. Dopodiché, l’emendamento al decreto Bollette sul bonus elettrodomestici è stato riammesso grazie al ricorso presentato dopo le dichiarazioni di inammissibilità.
Bonus elettrodomestici: sconto in fattura molto facile
Passa il ricorso sul bonus elettrodomestici: sconto in fattura
La modifica riammessa al bonus elettrodomestici prevede l’introduzione del meccanismo dello sconto in fattura e l’eliminazione della classe energetica di riferimento, lo stesso utilizzato per il Superbonus. A esprimere timori sulle procedure digitali era stata l’Aires, l’associazione dei retailer elettrodomestici specializzati, che aveva chiesto di adottare una strategia alternativa per non penalizzare la clientela dei negozi fisici: alla fine, ha vinto.
Chi ne ha diritto allo sconto per le lavatrici e simili
Da qui l’ipotesi di introdurre un sistema simile a quello del bonus tv 2024, che permetteva di rottamare direttamente il vecchio apparecchio presso il punto vendita, con lo sconto applicato sull’acquisto. L’emendamento specifica che per ottenere l’incentivo l’acquisto debba avvenire con il corrispondente smaltimento dell’elettrodomestico sostituito. Sarà poi il venditore a recuperare lo sconto mediante credito d’imposta fruibile esclusivamente in compensazione, a beneficio dell’ambiente, della sostenibilità. Fa tutto il venditore, come per i bonus delle auto.

Classe energetica per lo sconto
le novità del testo riguardano anche la classe. Per ottenere il bonus, la legge di Bilancio 2025 fissava come soglia minima del nuovo elettrodomestico la lettera B. L’emendamento elimina il riferimento esplicito, limitandosi a precisare che il nuovo apparecchio dovrà essere più efficiente del vecchio e rinviando l’individuazione di una specifica classe energetica al decreto attuativo di due ministeri (Imprese ed Economia). Il provvedimento attuativo avrebbe dovuto essere emanato entro febbraio, ma ancora non ha visto la luce.
Ossigeno per i produttori di elettrodomestici
Il bonus elettrodomestici ha ricevuto nuova linfa grazie alla decisione di riconsiderare i criteri di assegnazione. Inizialmente bloccato per motivi di ammissibilità, l’emendamento è stato successivamente riammesso dopo un riesame, aprendo così la strada a una revisione del meccanismo di sussidio introdotto con la legge di Bilancio del 2025. Con 50 milioni di euro sul piatto, il bonus coprirebbe il 30% del costo d’acquisto degli elettrodomestici, prevedendo una rottamazione contestuale. In caso di soggetti con Isee inferiore ai 25 mila euro, il beneficio raddoppierebbe.