Erano circa le 22 di quel maledetto 4 gennaio 1991, quando una pattuglia rinforzata con a bordo i Carabinieri Mauro Mitilini, 22 anni capopattuglia, Otello Stefanini, 23enne autista e Andrea Moneta, 22 anni, vigilava il Pilastro, un quartiere “movimentato” di Bologna.
Giunti all’altezza delle Torri, in via Casini, il loro appuntamento con la morte.
I Militari notavano una Fiat uno bianca, con tre persone a bordo, auto ricorrente in numerose rapine ed omicidi. Dopo averla sorpassata, rallentarono la marcia come per procedere al loro controllo.
Quella manovra, firma la condanna a morte per i tre giovani Carabinieri che vengono affiancati dall’auto sospetta e fatti segno di una gragnola di colpi. Stefanini, tenta di sottrarre l’auto al tiro a segno dei tre ma, per le gravi ferite riportate, va a sbattere contro dei cassonetti della spazzatura rendendo l’autoradio un facile bersaglio alla pioggia di proiettili.
Andrea Moneta e Mauro Mitilini, benché feriti, riuscirono ad uscire dalla macchina militare e rispondere al fuoco, ferendo lievemente Roberto Savi.
I delinquenti continuarono a sparare massacrando i Carabinieri che cadevano sull’asfalto. I tre giovani Militari, con grande sadismo, vennero poi finiti con un colpo alla nuca.
Dopo 4 anni di indagine, si scoprì che gli stessi autori di quella mattanza, erano anche responsabili della morte di 21 persone (tra cui altri due Carabinieri ed un Carabiniere in congedo…) mentre ben 102 sono stati i feriti.
Chi erano gli autori? Una banda costituita dai 3 fratelli Savi, fiancheggiati da altri 3, tutti poliziotti emiliani infedeli!
In merito, richiamiamo l’attenzione dell’articolo pubblicato su questa testata il 26 marzo 2012 di Raffaele Vacca “Spunti di riflessione sul mistero della “uno bianca” e su altre oscure vicende di mafie e terrorismo” http://www.attualita.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=2141:spunti-di-riflessione-sul-mistero-della-uno-bianca-e-su-altre-oscure-vicende-di-mafie-e-terrorismo&Itemid=27
Onore a tutti i Caduti!
