In quella circostanza erano rimaste ferite diverse persone, tra le quali in maniera grave, un tifoso di nazionalità inglese il quale, attinto da una coltellata ad una gamba, aveva riportato la lesione dell’arteria femorale.
Questa mattina nel corso di un operazione la Digos della Questura di Roma e gli agenti del Commissariato Trevi hanno identificato altre 9 persone, sospettate di aver partecipato al brutale attacco.
Gli odierni sviluppi investigativi sono il risultato della pressante attività di indagine delle numerose escussioni testimoniali, dell’esame delle immagini riprese dalle telecamere e l’analisi dei dati delle celle di traffico telefonico delle zone interessate all’aggressione.
E’ stata proprio la verifica dei dati acquisiti nel corso delle indagini a documentare la presenza degli indagati sul luogo dell’aggressione, i reciproci e frenetici contatti, gli spostamenti, tutti assolutamente compatibili con le attività di appostamento, attacco ed immediato allontanamento.
Dato comune agli indagati sarebbe l’interruzione del traffico telefonico durante l’attacco al pub, e la sua successiva ripresa al termine dell’aggressione.
Numerosi e reciproci contatti che gli indagati avrebbero tenuti anche con F.I. e M. P., già arrestati la notte del 22 novembre scorso e tuttora detenuti.
Il Pubblico Ministro Dr. Luca Tescaroli, titolare delle indagini, che sono state seguite anche dal Procuratore Aggiunto dr. Giancarlo Capaldo, ha disposto per tutti gli indagati il prelievo di un campione salivare da parte della Polizia Scientifica.
Elementi utili al fine di estrapolare i profili biologici per la successiva comparazione con quelli rilevati su coltelli, bastoni, corpi contundenti, sciarpe e cappucci sequestrati sul luogo dell’aggressione.
Per M.F. di 25 anni, V.T. di 36 anni e R.N. di 34 anni, il G.I.P. Antonella Capri, su richiesta del Pubblico Ministero Luca Tescaroli, ha disposto la custodia cautelare in carcere ed i relativi provvedimenti sono stati eseguiti questa mattina dalla Polizia.
I tre arrestati sono quindi stati accompagnati presso la casa circondariale.
Le indagini hanno permesso di accertare che il 1 giugno 2007 M.F., era stato denunciato dal personale della Questura di Siena, poiché all’ingresso dello Stadio per l’incontro Siena-Lazio, veniva trovato in possesso di sostanza stupefacente tipo hashish ed era poi stato sanzionato amministrativamente.
Nella perquisizione, oltre a materiale informatico, sono state sequestrate maglie e sciarpe della tifoseria biancoceleste e quelle di altre squadre straniere.
V.T. invece, appartenente alla tifoseria laziale, era stato denunciato il 17 agosto 1995 da personale della Questura di Rimini per il reato di furto.
Anche gli altri soggetti indagati e perquisiti sono risultati gravitanti nel contesto ultràs laziale.
Nel corso delle perquisizioni, tra l’altro sono state sequestrate anche sciarpe e magliette della squadra di calcio del West Ham, la cui tifoseria è acerrima rivale di quella del Tottenham.
Le indagini della Polizia proseguono per delineare ulteriori sviluppi nella vicenda.