Paese allo sbando: nel carcere minorile di Airola, protesta per vitto e sigarette. Tre agenti feriti
(Foto Ansa)
30mila euro i danni provocati
Napoli 05 settembre ore 19:49NEWS – I giovani detenuti del carcere minorile di Airola (Benevento), hanno organizzato e messo in atto una rivolta, devastando celle, una sezione detentiva, rompendo televisori, termosifoni, suppellettili e tubature nonchè sfondando una parete divisoria tra due celle utilizzando alcune brande, per danni quantificati di oltre 30mila euro. I rivoltosi hanno minacciato gli Agenti.
La rivolta è stata sedata dopo un paio d’oro grazie all’intervento di una trentina di guardie provenienti anche da Nisida, dal carcere di Benevento e dal centro di prima accoglienza di Napoli che, ovviamente per non incorrere nel reato di “tortura”, non hanno fatto uso della forza nè provocato alcun danno fisico ai rivoltosi. In compenso, nell’azione violenta posta in essere dai detenuti, utilizzando i piedi di legno dei tavoli rotti e i manici di scopa, tre Agenti della Polizia Penitenziaria sono stati feriti, ma non saranno oggetto di visita dei politici in cerca di consensi.
Prendendo spunto dalle manifestazioni dei clandestini, i detenuti hanno lamentato disagi relativi al vitto e alla fornitura di sigarette ma, secondo quanto dichiarato dal Sappe, per bocca del suo segretario generale Donato Capece, “É una manifestazione di forza da parte di clan della criminalità organizzata che si sono formati all’interno del carcere. La rivolta è scoppiata per questo, è una lotta tra bande e uno dei clan ha voluto così dimostrare che è più forte e che riesce a tenere in scacco anche lo Stato” aggiungendo poi “Il problema è che l’ordinamento consente la presenza di ultra 21enni. Sono piccoli boss che portano avanti una lotta per la supremazia. L’ennesima dimostrazione che il carcere è una università del crimine”.