Annientato il gruppo di fuoco del clan camorristico Mazzarella
Il clan Mazzarella è specializzato in usura, droga, traffico di armi da guerra ed estorsione ai commercianti
Roma, 24 novembre – Le indagini svolte contro la pirateria audiovisiva e contraffazione marchi dagli investigatori del Gruppo della Guardia di Finanza di Fiumicino, hanno portato alla luce l’esistenza di condotte estorsive in danno anche dei rivenditori di CD e DVD pirata e di merce contraffatta, nonché la predilezione per il traffico di stupefacenti e di armi, facenti capo al “clan Mazzarella”, storico clan dei quartieri della Maddalena, Mercato, Case Nuove e Soprammuro di Napoli, dedito ad una vasta gamma di reati che vanno dall’usura ai traffici di stupefacenti; dal commercio di armi alla gestione ed al controllo del mercato della contraffazione e della pirateria audiovisiva e con una elevata disponibilità di armi comuni e da guerra.
Le indagini sono state corroborate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, che hanno fatto emergere – in particolare – il ruolo primario di 5 tra promotori e compartecipi, tutti giovani e violenti che, dal 2006 in avanti, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento ed omertà che deriva dall’appartenenza al clan, hanno imposto, con minacce e rappresaglie, ai commercianti della zona, una vera e propria percentuale sui profitti d’impresa, quasi una “Ires (Imposta sul reddito delle società ndr.) di Camorra”, che in alcuni casi arrivava ad un “pizzo” mensile di 2.500 euro, giustificato con l’acquisto di sacchetti di plastica, e dicendo che “parte del ricavato sarebbe andato ai carcerati”.
Sulla base delle risultanze dei Finanzieri, fatte proprie dai Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, dott. Catello MARESCA e dott. Francesco DE FALCO, hanno consentito al
G.I.P. del Tribunale di Napoli, d.ssa Isabella IASELLI, di emettere 5 misure cautelari personali nei confronti di esponenti di spicco del clan, provvedimenti che sono stati eseguiti stamane dai Finanzieri del Gruppo di Fiumicino con i colleghi di Napoli.
Tutte le persone colpite da cattura avevano ruoli e compiti di primissimo piano, e, più volte, avevano preso parte ai vari gruppi di fuoco organizzati per affermare il violento e totale controllo del territorio, in opposizione agli altri clan, con il preciso fine di rimpinguare le “casse criminali” con sempre maggiore liquidità, da reinvestirsi subito nel mantenimento degli affiliati, nei tipici traffici delinquenziali ed in attività economiche apparentemente lecite.