L’Aquila – Arrestato e posto ai domiciliari legale rappresentante società operante nel commercio acque. Sequestrati a suo carico beni per 13 milioni di euro

L’Aquila, 4 novembre – A conclusione di un’approfondita e complessa ed articolata indagine avviata nel 2011, stamane i Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di L’Aquila hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Avezzano, su richiesta della Procura della Repubblica a quella sede, nei confronti del C.C., legale rappresentante di una società di rilievo nazionale operante nel settore della commercializzazione di acque.

In particolare, sono state accertate le violazioni di Omesso versamento di ritenute certificate, Omesso versamento di IVA e Indebita compensazione, previsti dal D.Lgs. 74/2000, per un valore di 13 milioni di euro.

L’Importo veniva sottratto al versamento delle imposte attraverso insidiose ed artificiose manovre di dissimulazione consistenti principalmente nell’effettuazione di finanziamenti infragruppo infruttiferi per importi considerevoli e quindi veicolando  le somme in altre imprese del gruppo senza pretenderne la restituzione (attraverso rinunce al credito), nell’intento di svuotare le casse della società vanificando le aspettative del Fisco

con il fine precipuo di rendere inefficaci le procedure di riscossione coattiva promosse da Equitalia. Ma tali sotterfugi, sono stati intercettati e scoperti dalle Fiamme Gialle, unitamente ai funzionari dell’agenzia fiscale.

La lotta alle frodi fiscali da sempre costituisce una delle priorità per la G. di F. che, anche attraverso forme sempre più virtuose di collaborazione con gli uffici finanziari, è costantemente protesa a contrastare gli effetti negativi causati all’economia dall’evasione che ostacola, come noto, la concorrenza tra imprese, danneggia le risorse dello Stato ed accresce il carico fiscale per i cittadini onesti.

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