Arrestati dalla Polizia tre cinesi per estorsione ad un negoziante connazionale della zona dell’Esquilino
Roma – In tre, avevano picchiato selvaggiamente un commerciante connazionale, richiedendogli 17.000 euro. La vittima è stata ricoverata in ospedale in attesa di intervento chirurgico.
Le indagini sono iniziate con la denuncia della moglie, disperata, di un negoziante cinese, titolare di una bigiotteria ubicata nella zona dell’Esquilino, che alcuni giorni fa ha riferito agli agenti del Commissariato Esquilino di essere vittima, insieme alla sua famiglia, di estorsione da parte di alcuni suoi connazionali. Per piegare la volontà del povero commerciante, che tentava di resistere alle intimidazione, gli avevano dato appuntamento al quale si erano presentati in tre, massacrandolo di botte tanto da dover essere ricoverato in ospedale per le fratture e contusioni riportate, in attesa di essere sottoposto ad intervento chirurgico.
Nell’allontanarsi, i tre hanno ancor più rafforzato le minacce dicendogli che lo avrebbero picchiarlo “tutti i giorni” se non avesse consegnato loro la somma di 17.000 euro, minacciando ritorsioni anche nei confronti del figlio.
I poliziotti hanno iniziato una serie di appostamenti, pedinamenti ed intercettazioni per cercare di individuare il “capo banda” e i suoi complici e gli investigatori, diretti dalla dr.ssa Rossella Matarazzo, in breve hanno identificato uno dei tre responsabili, indicato come il capo della banda, meno giovane rispetto agli altri, ed il più efferato tra i tre.
Gli accertamenti sulla persona individuata , hanno permesso di accertare che l’uomo si era reso responsabile già in passato di azioni estorsive di particolare violenza nei confronti di altri suoi connazionali.
Tra le varie abitazioni localizzate, gli agenti hanno individuato – nel quartiere di Torpignattara – quella che verosimilmente era la probabile dimora utilizzata dai tre per pianificare le loro “azioni”.
Una volta intuito che i tre malviventi erano riuniti all’interno, nella tarda serata è scattato il blitz. I tre sono stati sorpresi a tavola, intenti a consumare una cena a base di pesce e cibi etnici. Il capo banda, X.J., di 32 anni ed i suoi complici, Y.C.J e W.Z.D., entrambi 26enni, sono stati bloccati.
Dai successivi accertamenti, sono risultati essere tutti irregolari sul territorio italiano.
Le perquisizioni effettuate hanno permesso di rintracciare, nascoste in un involucro di plastica, le schede telefoniche utilizzate dai malviventi per le richieste estorsive.
Sottoposti a fermo di indiziato di delitto, i tre dovranno rispondere di estorsione aggravata e lesioni gravissime.
Le indagini, comunque, proseguono. Dovranno accertare se i tre si siano resi responsabili di estorsioni nei confronti di altri commercianti.