Arrestato dai Carabinieri l’autore del tentato omicidio della giovane prostituta romena in località borghesiana della capitale.
Roma – L’11 settembre scorso, in via di Rocca Cencia, estrema periferia Sud-Est della Capitale, un uomo parzialmente travisato, dopo aver ripetutamente percosso e scaraventato a terra una prostituta romena, le cosparse il corpo con liquido infiammabile dandole fuoco. La giovane, ancora oggi ricoverata in ospedale in condizioni gravissime, (ha subito ustioni di 3° grado su oltre il 50% del corpo), fortemente provata sia sul piano fisico che su quello psicologico, si è chiusa in un profondo silenzio rendendo ancor più difficili le indagini dei Carabinieri.
Nonostante le difficoltà, l’attività investigativa dei Carabinieri ha consentito di mettere in luce una vera e propria faida sorta tra due gruppi criminali romeni, entrambi dediti allo sfruttamento della prostituzione, pervasa dalla perversa logica della sopraffazione, identificando l’autore del tentato omicidio in un 30enne romeno, di etnia rom, ritenuto un esponente di spicco del clan che gestisce la prostituzione romena tra via Prenestina e viale Palmiro Togliatti.
Nel corso di quest’anno, lo scontro ha avuto una recrudescenza palesata dapprima dall’incendio degli infissi dell’abitazione di una donna, sempre in zona Borghesiana, poi dal tentato omicidio in Romania, a Suceava, di un esponente dello stesso clan e, infine, culminata nel tragico episodio avvenuto ai danni della 22enne romena, legata sentimentalmente alla vittima del tentato omicidio di Suceava.
Le risultanze investigative dei Carabinieri del Col. Rosario Castello – Comandante del Gruppo di Frascati avallate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno trovato piena concordanza nel Gip del Tribunale di Roma, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dagli uomini del Ten. Col. Marco Aquilio – Comandante del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Frascati.
L’arrestato, dovrà rispondere dei reati di tentato omicidio e lesioni personali gravissime con le aggravati di aver commesso il fatto con crudeltà e profittato del tempo di notte, circostanza tale da ostacolare la pubblica e privata difesa, con un arma impropria e con liquido infiammabile.