Nella bocca di D.A., nel corso della perquisizione eseguita in Commissariato, veniva rinvenuto un involucro contenente eroina.
Condotto in Tribunale, D.A. veniva condannato e scarcerato con obbligo di firma ma l’uomo, appena rimesso in libertà, si precipitava all’abitazione della madre della compagna dove, con minacce di morte, intimava di aprirgli e, al diniego della donna, tentava di sfondare la porta.
La donna terrorizzata chiamava il “113”. Mentre l’autoradio si dirigeva sul posto, D.A. saliva sul terrazzino e, scavalcata la ringhiera, prendeva una sedia e la scagliava contro la donna che urlava chiedendo aiuto. Il malvivente scappava mentre arrivava l’autoradio che richiedeva l’intervento della Croce Rossa per soccorrere la malcapitata, iniziando una battuta in zona, rintracciando in un bar D.A. anche se, nel frattempo, si era calato sulla testa il cappuccio della felpa nel tentativo di non farsi riconoscere,
Arrestato nuovamente, è stato condotto presso gli uffici del Commissariato Monteverde. Stavolta dovrà rispondere di tentate lesioni, minacce aggravate, violazione di domicilio aggravata e danneggiamento