Milano, 12 novembre ore 8:39 – Ad Expo concluso, arriva il conto degli scontri del 1° maggio scorso, quando in concomitanza con l’inaugurazione dell’esposizione, Milano venne messa a ferro e a fuoco.
Gli investigatori della Polizia hanno visionato, analizzato e comparato oltre 600 Gb di materiale fotografico e video inerente quella manifestazione. “Sono stati estrapolati – spiega la questura di Milano – centinaia di fotogrammi evidenziando ogni più piccolo dettaglio utile ad individuare e identificare gli autori dei reati di devastazione, saccheggio, resistenza aggravata e travisamento. Sono stati quindi isolati i comportamenti dei singoli soggetti riuscendo ad attribuire ad ognuno le specifiche azioni compiute e penalmente rilevanti”.
A conclusione delle indagini, su richiesta del sostituto procuratore Piero Basilone coordinato dal Procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, il gip di Milano Donatella Banci Bonamici ha emesso 10 provvedimenti restrittivi, accusati di ‘devastazione e saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e travisamento’, a carico di 5 giovani milanesi appartenenti alla locale area anarco-squatter-antagonista, già noti agli agenti della Digos milanese e 5 anarchici greci. A questi si aggiungono 5 indagati a piede libero per i medesimi reati: 3 milanesi, 1 comasco e 1 greco.
La Polizia di Stato sta eseguendo gli arresti a Milano e contestualmente in Grecia con la collaborazione dei relativi uffici di Polizia.