Assassino evade per la seconda volta grazie ai permessi premio

Ma la responsabilità, è solo la sua?

Filippo De Cristofaro, condannato all’ergastolo perchè, per rubare un catamarano,  il  10 giugno 1988 uccise la skipper pesarese Annarita Curina, aiutato dalla complice, la 17enne olandese Diana Beyer , è evaso per la seconda volta.

L’assassino, il 6 luglio 2007, mentre era in permesso premio dal carcere di Opera, non rientrò. Solo dopo lunghe indagini, venne rintracciato ed arrestato ad Utrecht, la città della Beyer che nel frattempo, scontata la pena, si era sposata.

Tenuto conto del brillante precedente, giustamente, per questa Pasqua, dal carcere di Porto Azzurro (LI), ha ottenuto un nuovo permesso premio, come prevede la legge, per buona condotta. Si, perchè in Italia, essere in carcere e non uccidere il secondino, pardon, Agente di Polizia Penitenziaria, non ammazzare o violentare il compagno di cella, non rubare agli altri detenuti, è considerato buona condotta!

Ma quale può essere la molla che spinge a rientrare in carcere da un permesso, sapendo che si dovrebbe scontare la detenzione a vita? Solo un idiota incapace di intendere e volere potrebbe farlo!

Così, l’omicida Filippo De Cristofaro, ottenuto un nuovo permesso e ispirato dal simbolo della pace della  Santa Pasqua, ha .. preso il volo!

Ora, in una nazione seria, si dovrebbero cercare le responsabilità dei legislatori e di chi ha concesso il permesso, venendo dichiarati correi per tutti i reati che l’evaso De Cristofaro Filippo possa commettere, applicando anche a costoro quegli articoli 386-387 del codice penale, “procurata evasione” e “colpa del custode” tanto facilmente applicato ai rappresentanti delle forze dell’ordine a cui il detenuto scappa senza che loro possano usare la forza!

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