Roma, 30 agosto – Trascorsi i 45 giorni previsti dal codice del Vaticano per passare in giudicato, la sentenza emessa dal Tribunale Vaticano il 7 luglio scorso al termine del processo ‘Vatileaks 2’ per la fuga delle carte segrete della Santa Sede con la quale l’imputato monsignor Lucio Vallejo Balda, spagnolo, già segretario della Prefettura degli Affari economici e della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative (Cosea), è stato riconosciuto colpevole per il reato di ” divulgazione di documenti” e condannato alla pena di 18 mesi di reclusione, il 22 agosto è diventata esecutiva.
Così, ieri sera, Lucio Vallejo Balda è stato arrestato, ed è detenuto nella cella della Gendarmeria in Vaticano, mettendo così la parola fine al processo ‘Vatileaks 2’.
Anche Francesca Chaouqui, già componente della Cosea, venne riconosciuta colpevole e condannata alla pena di mesi 10 di reclusione ma con pena sospesa.
Con la stessa sentenza, il Tribunale riconobbe la propria non competenza territoriale per i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, autori dei bestseller ‘Via Crucis’ e ‘Avarizia’, affermando la “sussistenza, radicata e garantita dal diritto divino, della libertà di manifestazione del pensiero e della libertà di stampa nell’ordinamento giuridico vaticano”.