Milano, 21 dicembre – “Chiediamo di sostituire la misura di custodia cautelare in carcere con arresti domiciliari e braccialetto elettronico”, aggiungendo “La casa di Bossetti è in un posto isolato, facilmente sorvegliabile”.
È questa la richiesta avanzata dall’avvocato Paolo Camporini nel corso dell’udienza in corso di svolgimento contro Massimo Bossetti, accusato dell’omicidio della piccola Yara. Per l’avvocato, non c’è pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e reiterazione del reato.