Napoli, 19 maggio – Si svolgeranno oggi a Napoli i funerali di Francesco Bruner, l’ufficiale della Polizia Locale di Napoli, vicino di casa di Giulio Murolo, l’infermiere super-armato (nella perquisizione domiciliare è stato rinvenuto anche un Kalashnikov) che venerdì ha compiuto una strage uccidendo il fratello e la cognata. Bruner, era intervenuto per fermare l’uomo ma è stato anch’egli abbattuto con un colpo di fucile. Dal balcone di casa, mirando sulla strada, l’infermiere ha ucciso Luigi Cantone. Sempre dal balcone, sparando con fucile e pistola, ha ferito due poliziotti Cristoforo Cozzolino e Capo De Falco, il carabiniere Luigi Christian Infante, i passanti Salvatore Michele Varriale e Luigi Capasso ed il vigile Vincenzo Cinque, che libero dal servizio, tentava di fermare il traffico.Cinque, colpito al petto ed al collo, sta ancora lottando contro la morte.
La vicenda ha innescato un mare di polemiche, riportando alla ribalta lo stato giuridico degli appartenenti alla Polizia Locale, assurdamente inquadrati quali impiegati amministrativi dei Comuni nonostante, sempre più spesso, svolgono in toto le mansioni di polizia giudiziaria anche su delega della Magistratura.
Intanto, proprio dalla Polizia Locale napoletana nascono le polemiche, citando l’ex Comandante della Polizia Locale di Napoli, il Generale dei Carabinieri Luigi Sementa, fatto fuori dalla giunta di De Magistris. Proprio nell’ottica dei nuovi incarichi, il Comandante Sementa, stava lavorando sul personale di Napoli, applicando il termine di “Polizia Locale” alla vecchia dizione di “Vigili Urbani”, Vigili certamente non preparati per affrontare le emergenze dei nuovi incarichi.
Forte della sua esperienza di Comandante a vari livelli dell’Arma tra cui la Scuola Allievi di Benevento nonchè decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare per un conflitto a fuoco sostenuto in Calabria dove era intervenuto a seguito di omicidio di ‘ndrangheta, aveva quindi organizzato per loro uno speciale corso di addestramento. Nel 2010, aveva fatto “acquisire uno dei sei poligoni virtuali per l’addestramento al tiro e alle tecniche operative d’intervento”, creando nell’organizzazione di Napoli, vari Reparti Operativi. Questo provocò aspre polemiche tra i consiglieri comunali di sinistra: “Non dobbiamo affrontare al Qaeda”, sfottevano quelli di “Napoli è tua”, la lista del sindaco Luigi de Magistris. Per loro, i Vigili urbani dovevano occuparsi al massimo delle multe e delle auto in divieto di sosta. Andato via lui, poligono ed allenamenti sono stati cancellati.
Non mi è chiaro quale è il vero interesse di alcuni. Quale è il problema di avere personale preparato ad affrontare situazioni di emergenza? O forse si vuole che i rappresentati delle Forze di Polizia siano incompetenti per poterli attaccare tranquillamente?
Oggi si piange la morte di Bruner e si assiste, impotenti, alla lotta di Cinque.
Ancora una volta, la politica sacrifica i servitori della Stato, agli interessi elettorali!