Cronaca
Sequestrati nove milioni di capi di abbigliamento cinesi con etichetta “cotone” contraffatti
L’esame merceologico ha dimostrato che non ne esisteva assolutamente traccia
Rieti, 28 febbraio – Parte dai Finanzieri di Poggio Mirteto, in provincia di Rieti, l’indagine che ha portato al sequestro di 9 milioni di capi di abbigliamento contraffatti, per un valore commerciale di
21.600.000 euro.
Nel corso di un controllo in un esercizio pubblico gestito da un cittadino cinese, le Fiamme Gialle hanno esaminato alcuni capi di abbigliamento. Dal primo esame tattile, molti degli indumenti lasciavano presupporre che l’effettiva composizione degli stessi con rispondesse a quanto indicato sulle rispettive etichette (93% cotone, 7% elastan).
Sequestrati ed inviati alcuni campioni ai Laboratori della Camera di Commercio, l’esame merceologico confermava il sospetto dei Finanzieri. Infatti risultavano essere composti dal 98% poliestere e 2% Elastan. Del cotone, nessuna traccia.
Gli investigatori delle Fiamme Gialle reatine hanno risalito completamente la filiera dell’organizzazione, individuando così l’importatore e distributore sul territorio nazionale della merce “illecita”, localizzandolo in un enorme magazzino sito nel territorio del Comune di Roma. Su ordine della locale Procura della Repubblica, sono quindi state eseguite perquisizioni in punti vendita e di stoccaggio dei prodotti, nonché in altri luoghi ove si deteneva la documentazione contabile ed extracontabile.
Mentre i capi di abbigliamento posti sotto sequestro sono stati quasi 9 milioni, i due cittadini cinesi responsabili sono stati indagati per il reato di ‘frode in commercio’, sottraendo dal mercato merce contraffatta a vantaggio dei cittadini onesti e delle imprese che rispettano le regole.