(L’aggeggio verde è lo skimmer che viene posto nella fessura del bancomat per catturare i codice delle bande magnetiche mentre l’altro è un cover con all’interno una microtelecamera che riprende la digitazione del codice pin)
Nel corso dei servizi di osservazione ad opera di militari particolarmente esperti nel settore, i Carabinieri della Stazione notavano che al bancomat di un istituto di credito di piazza Venezia erano stati applicati i congegni elettronici per catturare i codici delle bande magnetiche delle carte e i relativi Pin Code degli ignari utilizzatori dello sportello automatico e quindi poi clonare le loro carte di credito. I militari, allora, si ponevano in osservazione a debita distanza.
Dopo alcuni prelievi regolari, i Carabinieri notavano due persone, risultate essere due bulgari di 35 e 41 anni, i quali si apprestavano a smontare e recuperare i loro sofisticati congegni, uno skimmer e una telecamera, bloccandoli e traendoli in arresto. Nel corso dell’immediata perquisizione scattata in un camping di via Aurelia, dove i due erano alloggiati, i militari hanno sequestrato altri apparati elettronici per la clonazione delle carte.
Trattenuti in caserma, sono stati successivamente associati al carcere di Regina Coeli dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per rispondere dell’imputazione di accesso abusivo al sistema telematico, intercettazione di comunicazioni telematiche, installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni telematiche e attuazione direttiva prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi delle attività criminose.