Brillante attività investigativa dei Carabinieri della Compagnia Trionfale, comandata dal Maggiore Vincenzo Pascale, i quali, analizzando gli annunci pubblicitari di centri massaggi cinesi pubblicati sia sui quotidiani che sui siti internet, hanno posto sotto osservazione le attività scoprendo che in realtà offrivano delle prestazioni “extra” di tipo sessuale. Il primo negozio “a luci rosse” è stato scoperto in via Cogoleto, dove è stata arrestata una ragazza di 27 anni, gestore dell’esercizio, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. La 27enne, infatti, percepiva i compensi di prestazioni sessuali praticate da 5 ragazze connazionali in favore dei clienti. Nella circostanza la donna è stata associata al carcere di Rebibbia e il centro massaggi è stato sequestrato così come l’incasso, ritenuto provento dell’attività illecita.
Stessa sorte per un altro centro massaggi di via Adami: in questo caso i gestori sono un uomo e una donna, entrambi cinesi di 29 anni, per i quali si sono aperte le porte rispettivamente di Regina Coeli e di Rebibbia. Anche loro dovranno rispondere di sfruttamento della prostituzione. Alle loro dipendenze, due ragazze connazionali che si lasciavano andare a prestazioni sessuali con i clienti, i cui proventi extra erano corrisposti direttamente alla cassa.
Nel corso delle verifiche, sono scattati controlli anche in viale Tor di Quinto, via Flaminia, via Scalea Bruno Zevi, largo Pablo Picasso e in viale Olimpionici, dove i Carabinieri hanno contravvenzionato 12 prostitute, 1 transessuale, 6 uomini dediti alla prostituzione maschile e 6 clienti per aver violato l’ordinanza antiprostituzione del Sindaco di Roma.