Catena umana di poliziotti salva un aspirante suicida, ormai stremato, nel Tevere

Roma, 11 gennaio – Nel pomeriggio di ieri, una telefonata al “113” segnalava che un uomo, con intenzioni suicide, si era gettato nel Tevere.

Immediatamente la Sala Operativa allertava le autoradio in circuito ed il servizio fluviale dei Vigili del Fuoco.

L’autoradio del Commissariato Colombo, appreso quanto stava accadendo, si portava immediatamente a Ponte Mazzini da dove notava il corpo dell’uomo che veniva  trascinato dalla corrente in direzione dell’Isola Tiberina, lato Lungotevere dei Tebaldi.

Via radio, gli equipaggi venivano informati della sua posizione così che, quando la pattuglia del Commissariato Colombo raggiungeva la zona indicata, trovava sul posto altri agenti del Reparto Volanti e del Commissariato Trastevere, che faticosamente stavano già tentando di tenere fuori dall’acqua la persona che manifestava momenti di incoscienza.

Mentre due degli agenti intervenuti sostenevano l’uomo nel fiume, un altro poliziotto tratteneva i due colleghi affinchè non finissero loro stessi travolti dalle acque.

La zona, infatti, si presentava particolarmente angusta a causa di un alto strato di fango scivoloso che ostacolava il salvataggio dell’uomo.

Nel contempo, uno degli agenti presenti, trovato un grosso ramo, lo metteva in acqua permettendo all’uomo di afferrarlo ed agevolare così l’opera di soccorso, favorita dal sopraggiungere dell’unità fluviale dei vigili del Fuoco che riusciva a trarlo in salvo issandolo a bordo del natante.

L’aspirante suicida, un 46enne romano strappato alla corrente del Tevere grazie alla catena umana formata dai Poliziotti, veniva poi trasportato in ospedale per le cure necessarie.

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