Chiuso per le pessime condizioni igienico-sanitarie un negozio di alimentari al Pigneto

Polizia di Stato chiude localeRoma, 7 novembre – Dinanzi quel negozio, gestito da extracomunitari, a febbraio era stato ucciso un tunisino a seguito di una rissa con  un connazionale. Il controllo all’attività commerciale,  è scattato a seguito di numerosi esposti dei residenti del quartiere “Pigneto”. Davanti a quel negozio di generi alimentari, sito in via Ascoli Piceno e gestito da un 49enne bengalese,  gli abitanti del posto evitavano persino di passarci in quanto, il fronte marciapiede, era ormai diventato punto di raduno per gli extracomunitari, la maggior parte dei quali in stato di ebbrezza alcolica. Le liti erano continue degenerando in aggressioni tanto violente che, in una di queste, nello scorso febbraio, un tunisino venne ucciso da un suo connazionale. La scorsa settimana, inoltre, il bengalese era stato denunciato per il reato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Stamane gli agenti  del Commissariato “Porta Maggiore”, diretto dal Dr. Giovanni Di Sabato, con la collaborazione di personale della A.S.L. , si sono recati per un controllo nel negozio, accertando che le condizioni igienico sanitarie erano precarie, sia per quanto riguarda la struttura stessa che per lo stato di conservazione degli alimenti posti in vendita. Al termine dell’attività ispettiva, veniva, quindi, disposta la chiusura dell’attività commerciale fino al ripristino delle idonee condizioni per la vendita dei generi alimentari.

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