Prato, 01 marzo – A novembre dello scorso anno, un operatore del “Dipartimento di Prevenzione” della A.USL di Prato, impiegati nell’espletamento dei controlli disposti nell’ambito del “Progetto straordinario Regione Toscana” sulle attività commerciali/imprenditoriali gestite da cittadini di nazionalità cinese, aveva richiesto soldi ad un imprenditore per “alleggerire” i controlli.
L’uomo aveva sporto regolare denuncia ed il Sostituto Procuratore della Repubblica di Prato, Dott. Antonio Sangermano, assegnatario del fascicolo processuale, delegava il locale Gruppo della Guardia di Finanza di svolgere le indagini sull’episodio ma anche di ricercare eventuali ulteriori episodi concussori.
Le Fiamme Gialle, con l’impiego di apparati tecnici per l’intercettazione ed effettuando pedinamenti, sopralluoghi e acquisizione di informazioni, nel giro di pochi mesi raccoglievano elementi probatori circa la denuncia sporta dall’imprenditore ma scoprivano anche ulteriori 4 casi di concussione, consumati dallo stesso uomo, con la complicità di un altro operatore.
Sulla base degli elementi raccolti, la Procura della Repubblica otteneva del Gip di Prato l’emissione della misura cautelare a carico dei due, G.M., di anni 42 e T.T., di anni 40, per rispondere del reato di “concussione”, provvedimenti eseguiti dagli stessi Finanzieri.
Mentre per G.M. si sono aperte le porte del carcere di Prato, per T.T. è stata disposta la misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.