Roma, 25 febbraio ore 21:20 – I Giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione, dopo 3 ore e mezza di camera di consiglio, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione dott. Oscar Cedrangolo, hanno respinto il ricorso presentato dall’ avvocato Claudio Salvagni, difensore di Massimo Bossetti, contro l’ordinanza con la quale lo scorso 14 ottobre, il tribunale della Libertà di Brescia aveva confermato la custodia cautelare decisa dal Gip il 15 settembre, confermando così la custodia cautelare in carcere.
Massimo Bossetti è in carcere dal 16 giugno scorso perchè accusato dell’omicidio della piccola Yara Gambirasio di Brembate, scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata cadavere nel campo di via Bedeschi a Chignolo d’Isola il 26 febbraio 2011.
La scorsa settimana, i Carabinieri del Ris di Parma hanno rilevato sui pantaloni della vittima, tracce di un tessuto che, dalle comparazioni, è risultato provenire dal sedile del furgone Iveco Daily di Massimo Bossetti.