Dall’esame sul cadavere, questa mattina sul collo dell’uomo sono state rilevate ferite da pallini esplosi con un fucile da caccia.
Dal sopralluogo effettuato alla luce del giorno, i Carabinieri del Reparto Operativo di Genova hanno ricostruito la scena del delitto. Ignoti avrebbero sparato un colpo di fucile a pallini alla nuca di Albano Crocco all’inizio del sentiero che questi imboccava per cercare i funghi. Una volta a terra, l’uomo sarebbe stato decapitato, forse con un machete. Dalle tracce ematiche lasciate lungo il percorso, la vittima sarebbe stata trascinata per circa 100 metri e gettato nel dirupo dove è stato trovato. Lungo il percorso, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato il suo portafoglio e il cellulare. Resta il mistero della testa che ancora non è stata trovata. L’assassino potrebbe averla fatta sparire per nascondere tracce che possano ricollegarlo a lui o potrebbe trattarsi di un “avvertimento” ai familiari.
Intanto i Carabinieri, coordinati dal pm Silvio Franz, stanno concentrando l’attenzione su tre persone, che negli ultimi tempi avrebbero avuto violenti litigi con la vittima.