Sydney, 16 marzo, ore 18,06 – Un portavoce del ministro dell’Immigrazione Peter Dutton, ha dichiarato che la Border Force Counter-Terrorism Unit (Ctu), una nuova unità antiterrorismo della polizia australiana, tra agosto e febbraio, negli 8 aeroporti del paese, ha operato circa 76 mila controlli mirati su ‘viaggiatori potenzialmente sospetti’ per impedire a potenziali jihadisti di partire per unirsi all’Isis in Siria o in Iraq.
Questo per evitare che, ‘simpatizzanti’ o ‘cooperanti’, possano poi essere presi ‘prigionieri’ e lo Stato, cioè la comunità, deve pagare riscatti per la ‘loro liberazione’, rimpinguando così le casse dei terroristi!