Roma, 09 settembre – Nella tarda serata di ieri, il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, parlando in tv, ha detto che la Polizia, nel quadro delle indagini antiterrorismo connesse con la scoperta dell’auto con 7 bombole di gas a Notre Dame, ha arrestato tre donne che stavano preparando “nuove azioni violente e imminenti” ed “E’ una corsa contro il tempo”, aggiungendo che quella che riguarda la Francia è una minaccia terroristica di “portata inedita” e “complessa” e “multiforme”.
Nel corso dell’operazione avvenuta in banlieue di Parigi (a Boussy Saint-Antoine) e condotta dai servizi di sicurezza interna DGSI, una delle tre donne fermate nell’operazione, ha impugnato un coltello ed ha ferito un poliziotto. L’agente ferito ha risposto con l’arma di servizio e la donna è rimasta ferita.
Due delle donne sono la figlia del proprietario dell’auto riempita di bombole e sua sorella.
Secondo una fonte giudiziaria citata dall’Express.fr una delle tre donne fermate aveva “delle connessioni” con Hayat Boumedienne, la compagna del terrorista dell’HyperCacher, Amedy Coulibaly. Hayat Boumedienne è fuggita dalla Francia poco prima degli attentati del gennaio 2015 e sarebbe attualmente nei territori siriani controllati dai terroristi dello Stato islamico (Isis).
Secondo una fonte giudiziaria citata dall’Express.fr una delle tre donne fermate aveva “delle connessioni” con Hayat Boumedienne, la compagna del terrorista dell’HyperCacher, Amedy Coulibaly. Hayat Boumedienne è fuggita dalla Francia poco prima degli attentati del gennaio 2015 e sarebbe attualmente nei territori siriani controllati dai terroristi dello Stato islamico (Isis).