Roma, 24 giugno – L’Inghilterra ha votato e, con il 51,9% del 72,2% dei votanti, ha deciso: fuori, nonostante il paventato catastrofismo che ha spaventato le altre Nazioni nello scegliere fra difendere la loro nazionalità e l’imposizione degli altri, che non significa mancare di aiutare chi è in difficoltà ma non abdicare alla propria origine consentendo a poche categorie di arricchirsi sulle spalle degli emarginati.
Cameron, con molta dignità e da vero statista, preso atto del risultato, ha annunciato le sue dimissioni da premier britannico assicurando che sarà ancora primo ministro per i prossimi tre mesi e che verrà organizzata in ottobre l’elezione del nuovo leader del partito conservatore. “Io farò il possibile, come primo ministro – ha detto – per pilotare la nave nelle prossime settimane e mesi. Ma non penso che sia giusto per me cercare di essere il capitano che guida il nostro paese verso la sua prossima destinazione. Non è una decisione che ho preso alla leggera. Ma credo che sia nell’interesse nazionale avere un periodo di stabilità e poi la nuova leadership richiesta”.
Così, mentre gli “europeisti” piangono (per quello che perdono personalmente e non certo per le comunità!) in Francia Marine Le Pen, penalizzata dalla politica catastrofista mondiale di sinistra, in un tweet pubblicato nel giorno del Brexit ha scritto “Vittoria della libertà! Come chiedo da anni ora serve lo stesso referendum in Francia e nei Paesi dell’Ue”. Anche il numero 2 del Front National, Florian Philippot, ha twittato: “La libertà dei popoli finisce sempre per vincere. Bravo Regno Unito. Ora tocca a noi”.
A quando la vera Italia rialza la schiena e smette di fare la sguattera d’Europa? O dobbiamo ancora permettere che ben definiti personaggi, politici e non, si arricchiscano mentre l’Italia, e gli Italiani, hanno perso la loro identità e dignità? E ci ripetiamo, non si nega assistenza a chi ne ha bisogno, dovere cristiano, ma non a schiena curva! Chiedere a quelli che vengono mantenuti di guadagnarsi quanto gli viene elargito, mi sembra il minimo che un buon padre di famiglia deve pretendere. Se non lo fa, vuol dire che ha altri interessi….