Dopodiché, con una frase che è negli annali della storia contemporanea, John Lennon così replicò alle critiche: “Molti hanno ricevuto l’onorificenza per aver ucciso della gente. Noi l’abbiamo presa per averla fatta divertire. Ce la siamo meritata di più, non vi pare?”. Peraltro lo stesso Lennon, nel 1969, la restituì per protestare contro l’appoggio dato dalla Gran Bretagna alla guerra del Vietnam.
Nello stesso anno i Beatles pubblicarono quella che fu l’ultima canzone (in senso cronologico) della loro straordinaria carriera, dal titolo: “Sua Maestà”. Paul Mc Cartney, chitarra e voce.
Dura 23 secondi (se non è la canzone più corta della storia della musica poco ci manca). Ecco la traduzione del testo:
“Sua Maestà è una ragazza molto carina
ma non ha molto da dire.
Sua Maestà è una ragazza molto carina
ma cambia da un giorno all’altro.
Voglio dirle che la amo davvero
ma prima debbo bermi parecchio vino.
Sua Maestà è una ragazza molto carina
un giorno la farò mia
oh yeah! un giorno la farò mia”
Vi consiglio di ascoltarla: è un gioiello. Benché, in fatto di gioielli, i Reali d’Inghilterra coi Beatles non hanno mai avuto grossa fortuna (ricordate la battuta di Lennon durante il concerto del Royal Command Performance nel 1963?).
Per fortuna però i Reali sono persone di spirito. Chissà quante volte l’hanno sentita…