Botte e insulti funestano l’amichevole Lille-Maccabi dopo l’invasione di campo di alcuni attivisti pro-Palestina.
Roba da pazzi. Le grandi e irrisolte questioni internazionali si riversano anche sul campo di una tranquilla amichevole estiva di calcio che si disputa tra le montagne dell’Austria e che ha il solo torto di avere per protagonista una squadra israeliana, il Maccabi.
Tutto si è svolto nella cittadina di Bischofshofen, dove quest’ultima stava affrontando la squadra francese del Lille, che a breve sarà impegnata nei preliminari di Champions. All’85’, sul 2-0 per i transalpini con gol di Mendes e dell’ex romanista Kjaer, un gruppo di manifestanti pro-palestinesi ha invaso il campo con bandiere e slogan anti-Israele prendendo alla sprovvista i pochi poliziotti presenti. Qualche giocatore del Maccabi ha reagito ed è scattata la rissa, con pugni e calci sferrati sotto gli occhi stupefatti dei giocatori francesi. Nel giro di pochi minuti gli addetti alla sicurezza sono riusciti a isolare i violenti, ma l’arbitro, dopo una rapida consultazione con gli staff tecnici, ha deciso di chiudere lì l’incontro.
Un brutto episodio che, se non sarà seguito da adeguati provvedimenti cautelari e preventivi, rischia di essere il campanello di allarme di una stagione calcistica infuocata, nella quale a livello internazionale scene del genere potrebbero ripetersi.
Dopo la tragica vicenda di Ciro Esposito, ucciso prima della finale di Tim Cup, in Italia lo stesso discorso andrà affrontato per l’eventuale incontro tra le tifoserie della Roma e del Napoli e delle loro affiliate.
Vittime di questo stato di cose il calcio e tutti i tifosi sani che vorrebbero solo godersi in santa pace le partite delle proprie squadre del cuore.