L’Isis mostra la quarta vittima decapitata. È Alan Henning

47enne, tassista britannico e padre di due figli, era stato rapito in Siria nel dicembre 2013

Roma,  4 ottobre – L’Isis ha messo in rete il video con la decapitazione del tassista britannico che si trovava  in Siria con un convoglio umanitario quando è stato rapito nel dicembre 2013.

La vittima ha detto: ‘Pago il prezzo della decisione del Parlamento britannico’.

Barbara, la moglie di Alan Henning, aveva pregato i sequestratori dicendo ”Lasciatelo andare, è un uomo buono” ma la sua preghiera è caduta nel vuoto.

Così, anche Henning, come  gli americani James Foley e Steven Sotloff e il britannico David Haines, prima di lui, ha indossato il costume arancione ed è stato sacrificato alla pazzia umana celata dietro il fanatismo islamico, minacciando la morte di un altro uomo americano,  identificato per  l’operatore umanitario Peter Kassig mentre nelle mani dei jihadisti c’è anche l’inglese John Cantlie.

A Manchestert, però, l’assassinio è stato condannato dalla comunità musulmana, che era molto vicina ad Alan Henning, un volontario definito definito un “eroe locale e nazionale” e denuncia che la sua uccisione  “è l’inizio della fine” per l’Isis e che i terroristi dello Stato islamico “sono un insulto alla religione islamica”.

Proprio oggi, l’81enne padre di Alan, malato, sofferente, dal letto di ospedale, l’immagine stessa del dolore, aveva rivolto un’altra straziante supplica ai jihadisti: ”Sappiate che è un uomo buono, che voleva solo aiutare i siriani e vi chiedo, in nome di quanto c’è di più sacro, aiutateci e permettetegli di tornare a casa sano e salvo, da coloro che ama e che lo amano”.

Sia gli americani che gli inglesi condannano i barbari omicidi. Obama ha detto ”Stati Uniti insieme alla Gran Bretagna e agli alleati continueranno a lavorare per portare i responsabili davanti alla giustizia”. Il ”brutale omicidio” di Henning ”mostra quanto sono barbari e ributtanti questi terroristi”, ha detto il primo ministro britannico David Cameron. ”Faremo tutto il possibile per stanare questi assassini e portarli davanti alla giustizia”.

Quale pietà si può avere per questi carnefici? Tutti continuano a parlare di Caino mentre nessuno si ricorda più di Abele!

Secondo il blogger Eliot Higgins, che su Bellingcat.com ha confrontato video e foto satellitari, le decapitazioni avvengono sulle colline a sud della città siriana di Raqqa. Sarebbe qui che l’Isis avrebbe ucciso i quattro ostaggi: James Foley, Steve Sotloff, David Haynes e Alan Henning.

 

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