St. Louis, 20 agosto – Mentre la Polizia si apprestava ad eseguire una perquisizione domiciliare, due uomini sono fuggiti dall’uscita posteriore. Gli Agenti li hanno inseguiti ed i fuggitivi hanno sparato contro i poliziotti. Giustamente, i poliziotti hanno risposto al fuoco, ferendone uno mortalmente mentre l’altro giovane è riuscito a fuggire.
Si tratta di due afroamericani.
Il morto, secondi i media locali tale Mansur Ball-Bey di 18 anni, era in possesso di un’arma rubata. Nell’abitazione gli agenti hanno rinvenuto altre tre pistole e delle dosi di crack.
Fatalità vuole che per stradam si stava radunando una piccola folla per commemorare la morte di Kajieme Powell, un 25enne ucciso da un poliziotto il 19 agosto dello scorso anno, dieci giorni dopo la morte di Michael Brown a Ferguson, che è un sobborgo di St.Louis.
È nata così un’ondata di proteste con la gente che si è diretta verso il luogo della sparatoria, dando vita ad una manifestazione tuttora in corso. La polizia ha fatto sapere che tre persone sono state arrestate, mentre secondo testimoni il numero degli arresti sarebbe superiore.
Le ipotesi sono due: o i poliziotti americani sono tutti impazziti oppure con la presidenza americana di Obama ogni episodio di violenza, diventa “razzismo” senza guardare le motivazioni che hanno condotto a quell’azione. Infatti, se le leggi in vigore sono quelle, fortunatamente per loro, non sono in Italia…., cosa devono fare gli Agenti di Polizia? Farsi uccidere senza difendersi per non colpire una persona di colore che vìola la legge? Come mai, da alcuni anni, gli episodi violenti vedono coinvolti sempre più sovente persone di colore?
E ci fermiamo con le considerazioni, altrimenti il pensiero ci porterebbe alla “democrazia americana” importata, sempre negli ultimi anni, nei Paesi Africani…