Monica Lewinski venne manovrata dall’Fbi contro il Presidente Clinton
È ancora la stampa a scoprire e svelare la verità
New York, 24 Ottobre – Anche sulla stampa mondiale e non solo nazionale, si parla sempre di servizi segreti deviati in Italia, tra poco anche se piove o c’è il sole, ma raramente si bisbiglia degli altri.
Dopo 16 anni dal famoso “Sexgate”, che fece spendere milioni di dollari in indagini ed udienze agli Usa, gettando discredito sull’allora Presidente americano Bill Clinton per un rapporto orale avuto nella sala ovale (poi soprannominata “orale”) della Casa Bianca con l’ ex stagista, Monica Lewinski, una verità ancora più grave scuote gli Usa.
Dopo aver ottenuto alcuni documenti governativi relativi all’inchiesta che fece crollare l’uomo più potente del mondo, Bill Clinton, marito di Hillary, il Washington Post e la Cnn hanno svelato che a manovrare la donna fu l’Fbi che, minacciando di mandarla in carcere se non avesse collaborato ed usandole “maniere forti”, pretendendo che nella consumazione del rapporto, indossasse anche dei microfoni per poter meglio incastrare il Presidente ma lei rifiutò.
Questo spiegherebbe il mantenimento del famoso “reperto”, quel vestito blu – mai fatto lavare – sul quale c’erano macchie dello sperma di Bill Clinton ed esibito il 28 luglio 1998 dalla Lewinsky in Tribunale e che provocò il 19 dicembre dello stesso anno, la sfiducia delle Camere, al Presidente americano.