Roma, 03 febbraio ore 18:28 – Rita Katz, direttrice di Site, (Search for International Terrorist Entities – ricerca di entità terroristiche internazionali – organizzazione che traccia l’attività online di organizzazioni terroristiche), via Twitter ha comunicato che Isis ha postato su Site, un nuovo video che mostrerebbe il pilota giordano Moaz al-Kassasbeh prigioniero dei jihadisti bruciato vivo.
Dalle immagini, in una prima sequenza, si vede l’ostaggio, vestito di arancione, che presenta un ematoma sotto l’occhio destro mentre pronuncia alcune frasi, ripreso in primo piano con alle spalle uno sfondo nero su cui compaiono alcune bandiere dei Paesi della coalizione anti-Isis (tra cui Canada, Francia, Usa, Regno Unito, Emirati arabi e Giordania).
Nella seconda sequenza, il pilota giordano è in piedi davanti a un gruppo di miliziani armati, schierati col volto scoperto e in tuta mimetica.
Nell’ultima sequenza, infine, si vede l’ostaggio in una gabbia col fuoco che avanza e lo circonda.
Il sito “Breaking News Feed”, in un tweet, scrive che l’esercito giordano conferma che il pilota Moaz al-Kassasbeh è stato ucciso e che la sua famiglia è stata avvertita.
In Giordania, nonostante la grave imputazione, è prigioniera, viva, la kamikaze Sajida al-Rishawi.
Ci chiediamo: quale sarà la giusta reazione della Giordania?
Dov’è l’associazione “Nesuno tocchi Caino” anche se Moaz al-Kassasbeh era un soldato e non un delinquente? Ah già, funziona solo dove non si corrono rischi…
Fortunatamente le nostre due giovani italiane prigioniere sono state rilasciate vive, anche se magari con un pò più chili di peso…