Rischia l’estinzione il pirarucù, il pesce gigante dell’Amazzonia
Vittima di pesca eccessiva, servono regole
Amazzonia, 18 agosto (ansa) – È il gigante dell’Amazzonia, arriva a una lunghezza di tre metri per 180 kg di peso, eppure il pararucù, uno dei più grandi pesci d’acqua dolce al mondo, non ha mezzi per difendersi. Almeno non dall’uomo, che con una pesca eccessiva lo ha messo a rischio. La specie, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Aquatic Conservation, si è già estinta in alcune aree del bacino del Rio delle Amazzoni, mentre in altre la popolazione sta rapidamente diminuendo. Stando agli esperti, tre delle cinque specie di pirarucù esistenti non si osservano più in natura da decadi. Nel 19% delle 81 comunità di pescatori locali monitorate il pesce risulta estinto, nel 57% è vicino all’estinzione e nel 17% subisce una pesca eccessiva.
Tuttavia nelle comunità che hanno adottato regole sulla pesca, ad esempio una dimensione minima del pesce pescabile o il divieto di usare reti da posta, la densità di pirarucù è cento volte superiore rispetto alle aree non regolamentate.
Il pesce, il cui nome scientifico è Arapaima gigas, è in grado di respirare anche aria ingoiandola nella vescica natatoria grazie a un polmone ‘primitivo’. Questa caratteristica, che consente al pirarucù di vivere nelle acque povere di ossigeno di cui è nativo, lo rende anche una facile preda. Il pesce viene infatti in superficie ogni 5-15 minuti per respirare, ed è così facilmente individuabile ed catturabile dai pescatori.