Flash – Copenaghen, durante una conferenza, hanno sparato contro l’autore vignette su Maometto. Un morto
Hanno esploso almeno 30 colpi. 3 i feriti
Copenaghen, 14 febbraio, ore 19,12 – (ansa) Paura in Danimarca. Un civile è stato ucciso e ci sono almeno tre feriti, tra cui un agente in borghese, in una sparatoria avvenuta questa sera in un coffee-bar di Copenaghen durante un incontro pubblico sulla libertà di espressione, al quale partecipava Lars Vilks, artista autore di numerose caricature del profeta Maometto nel 2007.
La polizia danese ha reso noto di avere individuato l’auto degli autori della sparatoria e hanno reso noto che la vittima era un uomo sui 40 anni, ma al momento non è stato identificato. La sparatoria si è verificata intorno alle 16 ora locale.
“Ritengo che obiettivo dell’attacco fosse Lars Vilks”. Lo afferma Helle Merete Brix, una degli organizzatori del convegno su Islam e libertà di espressione. All’evento partecipava infatti il noto vignettista svedese Vilks, rimasto illeso e in passato minacciato di morte per avere pubblicato una vignetta satirica dove aveva raffigurato il profeta Maometto con le fattezze di un cane.
La conferenza sulla libertà di espressione, teatro di una sparatoria a Copenaghen, voleva essere “un omaggio a Charlie Hebdo”. Lo scrive il sito di Le Monde, aggiungendo che l’attacco è avvenuto subito dopo l’inizio del convegno mentre l’ambasciatore francese in Danimarca, François Zimeray, stava introducendo il dibattito.
Intanto si è appreso che vive sana e salva nello “Stato islamico” Hayat Boumedienne, la compagna di Amedy Coulibaly, uno degli autori degli attacchi di Parigi del gennaio scorso. Lo riferisce l’Isis tramite la sua rivista in lingua francese e il cui secondo numero è apparso nelle ultime ore su Internet. Il numero del mensile Dar al Islam appare con la copertina con l’immagine in della Tour Eiffel e con la scritta: ‘Che Iddio maledica la Francia’. L’articolo di punta è “l’intervista con la sposa”, ovvero con la giovane Boumedienne, presentata come Abu Bassir Abdullah al Ifriqi, nome di battaglia di Coulibaly. E’ impossibile verificare l’autenticità dell’intervista, nella quale l’Isis attribuisce alla donna la conferma del legame diretto tra Coulibaly e lo Stato islamico. “Sono nella Terra del Califfato… nella terra governata dalla legge di Dio”, si legge nel testo attribuito a Boumedienne.