Parigi, 13 novembre ore 23:52 – Con quattro diversi obiettivi, ad orario convenuto, i terroristi sono tornati in scena a Parigi.
Sono almeno tre le esplosioni – sembra con polvere da sparo mista a chiodi – che hanno devastato un ristorante nei pressi dell’impianto sportivo dove era in corso l’amichevole Francia-Germania e che hanno causato almeno 40 morti ed una decina di feriti.
Le inferriate attorno all’impianto sono state bloccate. Nessuno al momento può più lasciare i dintorni dello stadio. Si ignora come sarà gestito, fra pochi minuti, il deflusso degli spettatori.
Presente nell’impianto sportivo, fra le migliaia di persone, anche il presidente francese Francois Hollande che, protetto da una nutrita scorta, ha lasciato lo stadio per recarsi al ministero dell’Interno per una riunione di emergenza dopo le sparatorie segnalate contemporanee nel cuore di Parigi. Alla riunione parteciperà anche il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve. È stato attivato il piano “rosso alfa”, un piano d’urgenza destinato a portare soccorso in modo coordinato ad un numero elevato di vittime in caso di “attentati multipli”.
Una prima sparatoria a colpi di kalashnikov si è verificata in un ristorante del decimo arrondissement della capitale francese. Sono morte diverse persone e almeno 7 sono i feriti.
La seconda sparatoria è avvenuta nella nota sala di concerti Bataclan, nel XI arrondissement, vicino alla sede di Charlie Hebdo. I terroristi avrebbero sparato provocando numerosi morti e prendendo circa 100 persone in ostaggio. Nel conflitto a fuoco con la Polizia, secondo quanto riferito dalla rete all news i-Telé, un terrorista sarebbe rimasto ucciso.
Una terza sparatoria ha avuto luogo sulla rue de Charonne, nell’XI arrondissement di Parigi. Secondo i media locali, si contano almeno 12 morti