Isis rivendica attacco a Parigi: ‘È 11 settembre della Francia’. La presidente Boldrini “Non abbandoniamo i principi democratici”

I morti sono saliti a 120 con 80 feriti gravi. Sette gli attentati.

Parigi, 14 novembre – Questa notte, mentre pubblicavamo la notizia in relazione  agli attentati di Parigi in cui si parlava di almeno 60 morti, davamo contezza di una quinta sparatoria per le strade della Capitale francese. Con il trascorrere delle ore, il bilancio delle vittime della strage, senza precedenti in Europa, il numero delle vittime dell’odio ammantato da parvenza religiosa, è salito a 120 con sette attacchi terroristici.

Nel teatro Bataclan, dove c’era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano ‘Eagles of death metal’, al grido di “Allah u Akbar”, “Allah è grande”, i terroristi hanno fatto irruzione sparando all’impazzata e facendo una carneficina. Secondo un sopravissuto, i terroristi hanno ucciso  le persone una ad una. Quasi un centinaio le vittime.

A Saint-Denis, all’interno dello Stade de France, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania con circa 50.000 spettatori, fra cui anche il presidente francese Francois Hollande, al 16′ si sono udite due forti esplosioni provenire dall’esterno ma sembrava che fossero grossi petardi. Così, mentre il presidente Hollande veniva fatto allontanare in sicurezza, i cancelli venivano chiusi per impedire l’accesso allo stadio e la partita fatta proseguire per  non creare panico e altri morti. All’esterno, per tre bombe fatte con polvere da sparo mista a chiodi, la terza fatta esplodere  in una brasserie, i morti sono stati almeno trenta con numerosi feriti.

Poi le sparatorie per strada e nei ristoranti kosher. Una sparatoria a colpi di kalashnikov ha causato la morte di diverse persone in un ristorante del decimo arrondissement di Parigi con almeno sette feriti .  Altra sparatoria ha avuto luogo sulla rue de Charonne, nell’XI arrondissement di Parigi. Dodici persone sono a terra: è quanto riferisce I-Télé parlando di vittime. Altre sparatorie sono avvenute a rue de Charonne, altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais e a Faidherbe, tutti e tre luoghi a pochi metri da place de la Bastille.

Intanto Francois Hollande, lasciato lo stadio, si è recato  al ministero dell’Interno per una riunione di emergenza con il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve.  Decretato ed attivato immediatamente il piano “rosso alfa”, un piano d’urgenza destinato a portare soccorso in modo coordinato ad un numero elevato di vittime in caso di “attentati multipli” mentre sono stati liberati tutti i posti letto possibili dagli ospedali per far posto ai feriti, mentre sono state immediatamente chiuse e rinforzate le frontiere con l’afflusso di  militari e poliziotti nella Capitale.

Al momento, si cerca di ricostruire quanto è avvenuto e capire se è confermato la morte di almeno un terrorista.

Il Site, (Search for International Terrorist Entities), il gruppo fondato da Rita Katz e che si occupa di monitorare il terrorismo, fa sapere che l’Isis attraverso il canale Dabiq France (la rivista francese dello Stato islamico) ha rivendicato la paternità degli attentati. “La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa”

quindi dopo Parigi, ora “tocca a Roma, Londra e Washington”: è il sinistro proclama che accompagna le celebrazioni dei sostenitori dell’Isis, su Twitter, degli attacchi a Parigi, con l’hashtag ‘#Parigi in fiamme’. Non mancano le minacce a Spagna e Portogallo, territorio dell’antico Califfato in Europa. “Ricordate, ricordate il 14 novembre di #Parigi. Non dimenticheranno mai questo giorno, così come gli americani l’11 settembre”. 

Per l’Italia, il ministro dell’Interno Alfano, ha convocato al Viminale  per le 9,30 il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica che sarà presieduto dal premier Renzi: la riunione, alla quale parteciperanno i vertici delle forze di polizia e dei servizi di sicurezza, servirà a fare una prima analisi di quanto accaduto a Parigi e a predisporre le misure necessarie per cercare di ridurre al minimo i rischi per il nostro paese. “L’antiterrorismo – ha detto il ministro Alfano – è in costante contatto con i colleghi francesi per seguire con estrema attenzione ciò che accade in Francia, anche allo scopo di disporre ulteriori interventi preventivi”, innalzando le soglie di sicurezza.

“Siamo al fianco” delle Istituzioni francesi “nella necessità di rispondere nel modo più fermo alla minaccia del terrorismo. Gli assassini non riusciranno ad intaccare i principi di civiltà che sono alla base delle nostre Costituzioni democratiche”. Lo dice all’ANSA la presidente della Camera Laura Boldrini.

Così, anzichè rispondere con determinazione ai terroristi, noi ci preoccupiamo di non intaccare i nostri “principi democratici”… Tanto i politici sono protetti, se paga,  paga l’uomo di strada. Ma non è un problema se muore non abbandonando i principi democratici…

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