Cina – Si contano già 44 vittime, fra cui 12 pompieri, per l’esplosione del deposito a Tianjin
Si parla trasparenza ma è in atto la censura
Pechino, 13 agosto – Si tratterebbe di un deposito di materiale chimico e non di carburante quello esploso a Tianjin, la metropoli portuale a cento chilometri dalla capitale Pechino, causando il ferimento di un centinaio di persone di cui almeno 32 in gravi condizioni. Sono finora 44 i morti di cui 12 i Vigili del Fuoco mentre non è ancora chiaro se l’incendio sia stato estinto.
Il presidente Xi Jinping ha ordinato che vengano fatti “tutti gli sforzi” per salvare i feriti e contenere il numero delle vittime delle esplosioni, aggiungendo che le indagini sulle cause del disastro saranno “trasparenti” e che “nessuna informazione” sara’ nascosta al pubblico.
Di fatto, però, alcuni utenti di Internet cinesi si sono lamentati che i loro messaggi sui “social forum” con informazioni e commenti sull’esplosione, sono stati cancellati dalla censura.