Nablus, 16 ottobre ore 11:06 – Nella notte, centinaia di giovani palestinesi, facendo uso di bottiglie incendiarie, hanno dato fuoco a parti del complesso della Tomba di Giuseppe a Nablus, in Cisgiordania, che secondo la tradizione ebraica è quella del personaggio biblico figlio di Giacobbe e di Rachele, divenuto influente consigliere del Faraone d’Egitto.
Immediato l’intervento delle forze di sicurezza palestinesi che hanno disperso la dimostrazione e preso controllo del luogo, spegnendo poi le fiamme.
Ieri, da Gaza, Hamas aveva proclamato una Giornata di collera a Gerusalemme est e in Cisgiordania.
La notizia dell’incendio ha la destato collera nel governo israeliano.
Il ministro Uri Ariel (del partito nazionalista Focolare ebraico) ha commentato: ”gli stessi palestinesi, mentre mentono sfrontatamente quando denunciano un asserito cambiamento da parte nostra dello status quo nel Monte del Tempio (Spianata delle Moschee, ndr), a loro volta profanano e bruciano un luogo sacro all’ebraismo” chiedendo al premier Benyamin Netanyahu di ordinare all’esercito di assumere il controllo di quell’edificio
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