Roma, 4 dicembre – Mentre Cameron comunica i risultati ottenuti dai caccia inglesi nei bombardamenti in Siria a Raqqa, colpendo sei obiettivi nell’est siriano al confine con l’Iraq, nei pressi del principale campo petrolifero di Omar e che fornirebbe il 10% del potenziale profitto petrolifero dell’Isis, i jihadisti sono partiti con le minacce esortando i suoi combattenti stranieri a rientrare in patria e colpire nel Regno Unito, pur senza chiarire quanto possa essere imminente l’esecuzione della minaccia.
“Non prendetevela con l’Islam quando vi colpiremo”, “Londra dopo Parigi”, sono i martellanti slogan dell’Isis.