Esperienza unica quella di due pescatori americani
Michigan, 21 maggio – Andrew Ballard, 24 anni, e il padre Spencer, avevano deciso di passare una tranquilla giornata a pesca in barca, sul lago.
Salpati da Platte Bay, sulla sponda settentrionale del lago, si stavano avviando verso il largo quando hanno visto un alto muro di nebbia avanzare veloce verso di loro sul pelo dell’acqua. I due temerari, però, anzichè rientrare immediatamente a riva, hanno deciso di vivere l’avventura facendosi letteralmente inghiottire mentre Andrew, con il cellulare, riprendeva l’effetto.
Nell’interno dell’immenso banco di nebbia dove “non esistevano più riferimenti, la visibilità si era ridotta ormai a non più di 9 metri, il vento soffiava a 32 chilometri orari, le onde si sono ingrandite e la temperatura calata bruscamente”. Solo grazie al GPS, erano riusciti a ritrovare la rotta e superare quell’enorme barriera.
Secondo i metereologi, si tratta di quella che è definita “nebbia d’avvezione”,
cioè il passaggio di una massa d’aria calda e umida che, passando sopra ad una superficie molto fredda (in questo caso, quella del lago) man mano che si raffredda, sviluppa la nebbia che si dissolve solo quando la temperatura comincia a salire.
Il fenomeno si è verificato proprio in considerazione della particolare condizione climatica subita dai Grandi Laghi americani nei precedenti mesi invernali.
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