Mentre il Papa parla di pace, l’Isis parla con le armi. In Turchia uccide il regista anti-Isis e in Mali massacra i Tuareg
Roma, 28 Dicembre – Mentre dall’Italia continuano ad essere pronunciate parole di pace e concordia, arrivano notizie dell’opera di morte degli islamisti dell’Isis.
In Turchia, su twitter l’ong siriana “Raqqa viene massacrata in silenzio”, fa sapere che a Gaziantep, città turca al confine con la Siria, il regista siriano Neji Jerf, autore di documentari anti-Isis con cui dal 2014 raccontava, in clandestinità, come i jihadisti massacravano la popolazione, è stato ucciso
In Mali, invece, gli estremisti islamici jihadisti dell’organizzazione Ansar Dine, via web, hanno vantato l’uccisone di almeno 15 persone in due attacchi nel nord del Mali. 11 tuareg sono stati uccidi giovedì a Kidal ed altri 4 venerdì. I tuareg, dal 2012 erano in guerra con il governo perchè volevano uno stato indipendente, ma in giugno hanno firmato un accordo di pace con Bamako. Questo li ha fatti diventare obiettivi dei jihadisti affiliati ad al-Qaida e all’Isis.