In Venezuela, 17 i detenuti morti in sciopero fame
Intossicati dai medicinali, protestavano contro gli abusi
Uribana (Venezuela), 27 novembre – I detenuti del carcere di Uribana, per protestare contro il trattamento inumano
e le violazioni dei diritti umani nel loro carcere, hanno iniziato lo sciopero della fame. Ieri, come ha riferito la polizia, in
17 sarebbero morti a seguito di intossicazione da medicinali.
Nel febbraio 2012, in quel carcere, la Guardia Nazionale, dopo un’aspra battaglia durata 15 giorni e che portò a 60 morti e 120 feriti, scoprì e sequestrò 106 armi da fuoco e oltre 8.000 munizioni nonchè cinquantatre pacchetti di cocaina e marijuana, armi con le quali, come dichiarò l’allora ministro prigioni Iris Valera, “la maggior parte dei prigionieri in Uribana era stato vittime delle circostanze violente di questa prigione”, aggiungendo che “una mafia criminale aveva operato dall’interno della prigione” e, in riferimento alla scorta di armi, ha detto, “Questi gruppi violenti non volevano perdere questo bottino con cui hanno tenuto sottoposti la stragrande maggioranza dei detenuti”.
Il carcere venne poi sgomberato, bonificato e ripristinato alla sua funzione.