Roma, 31 maggio 2017 ore 09:59 – Questa mattina, ennesimo attentato contro cittadini inermi. In piazza Zanbaq, nel distretto di Wazir Akbar Khan di Kabul, zona diplomatica della capitale e non lontano dal palazzo presidenziale, è esplosa un’autobomba che, secondo quanto riferito da un portavoce del Ministero della Sanità all’emittente 1TvNews, avrebbe provocato almeno 80 morti e 350 feriti. Quasi tutte le vittime sono civili e molti di essi sono dipendenti della compagnia di telefonia cellulare afghana Roshan.
L’esplosione è stata così violenta che ha distrutto o danneggiato oltre 30 vetture ed ha mandato in frantumi i vetri degli edifici circostanti per un raggio di circa un chilometro.
Abdullah Abdullah, coordinatore del governo, in un tweet ha scritto che “quelli che ci uccidono nel mese sacro di Ramadan non meritano appelli alla pace, ma devono solo essere distrutti ed estirpati”.
Nelle vicinanza ha sede il quartier generale della missione Nato ‘Resolute Support’, da dove hanno dichiarato di essere impegnati a verificare le condizioni di tutto il personale.