Ancora violenza sessuale e contro le Forze dell’Ordine. Questa è integrazione?
Ancora un reato sessuale su mezzo pubblico e contro le Forze dell’Ordine. È questa l’integrazione?
Roma, 5 maggio 2018 – Erano le 9 circa di ieri mattina quando il conducente di un mezzo ATAC segnalava al 112-NUE che “sul mezzo di linea che percorreva Ponte Milvio, un uomo, mentre si masturbava, ha appena aggredito una ragazza”.
Immediato l’invio di due autoradio dalla Sala Operativa della Questura.
Gli Agenti del commissariato Ponte Milvio diretto da Rossella Matarazzo, raggiunto e bloccato l’autobus, salivano a bordo dove trovavano una ragazza che, in lacrime, non riusciva a smettere di tremare.
Nascosto tra i passeggeri F.M., 34enne marocchino, che veniva indicato da tutti come l’aggressore.
I poliziotti, dopo aver messo in sicurezza la vittima e gli altri passeggeri, si avvicinavano al marocchino il quale, certo della bontà della legge italiana, si scagliava contro gli Agenti, colpendoli con calci e pugni.
A fatica, i rappresentanti dello “Stato” prendendo le botte ma senza reagire alle violenze subite per non essere incriminati e come propone la senatrice De Petris, riuscivano ad immobilizzarlo e portarlo al vicino Commissariato di Polizia di Stato.
In quegli uffici, dalla denuncia e varie testimonianze, emergeva che F.M. era salito a bordo dell’autobus al capolinea di piazza Mancini, mettendosi a dormire su un sedile. Durante il tragitto, lo straniero si svegliava iniziando a toccarsi le parti intime, poi, quando si accorgeva della presenza della giovane vittima sul mezzo pubblico, si alzava andando a sedersi accanto a lei. Incurante ed ignorando la presenza dei passeggeri, sempre continuando a masturbarsi, metteva l’altra mano sulla coscia della ragazza stringendola forte. La giovane si divincolava e fuggiva piangendo verso il centro della vettura, soccorsa ed aiutata dall’autista e da alcuni passeggeri.
Al pronto soccorso dell’ospedale, i Poliziotti e la vittima venivano medicati e giudicati guaribili rispettivamente in 7 e 5 giorni.
Dopo le procedure per l’identificazione, F.M. risultato senza fissa dimora, veniva consegnato a Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Se questa è l’integrazione… ma subire le violenze è una ruota e, raramente chi è già stato colpito, lo sarà nuovamente. Tocca ad un altro… Chi sarà la “fortunata”? E questa volta, quale sarà la reazione? Ancora comprensione?…