Roma, 20 febbraio – Le immediate indagini della Polizia di Stato scattate subito dopo l’immissione in rete del filmato che presentava un rom alla guida di un’autoradio con i colori della Polizia di Stato, hanno permesso di accertare e confermare che l’autovettura in questione era un “facsimile”, solitamente affittato e usato per scene cinematografiche e di proprietà di ditte private.
In particolare, l’auto, di proprietà di una ditta privata con sede in Roma, era stata da quest’ultima affittata ad una produzione cinematografica per girare alcune scene di un film nei pressi di un campo nomadi di via della Monachina. Al termine delle riprese e prima che la vettura venisse caricata sulla bisarca per essere riportata al deposito, alcuni occupanti del campo nomadi avrebbero chiesto ed ottenuto dall’operatore di effettuare un giro alla guida della “volante”, scena ripresa con un telefonino cellulare dalla figlia dell’uomo, un rom domiciliato nell’adiacente campo, e postata dalla ragazza sul suo profilo Facebook, fatto oscurare immediatamente dalla Polizia.
Dopo aver ricostruito l’intera vicenda, gli investigatori hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà del cittadino nomade e di sua figlia per “procurato allarme”, sequestrando l’auto ed elevando sanzioni amministrative a carico del responsabile della ditta di noleggio.
Denunciato anche l’operaio che ha aderito alle richieste del nomade, concedendogli di effettuare alcuni giri alla guida del veicolo.